Avevo già programmato di fare questa uscita.
La notte quasi insonne per via del terremoto e dei malori conseguenti (che, ho sentito, sono venuti a parecchia gente per la paura... il risveglio di soprassalto... il boato... la casa che vibra in modo abbastanza violento, molto simile a quello del 76 nella zona di Verona), uniti alla desolante sconfitta del Chievo col Siena... mi hanno fatto aumentare il desiderio di consolarmi... provando questo locale che ha da poco cambiato gestione.
Non lo avevo mai recensito prima, ma mia figlia Elisa mi aveva assicurato che è molto meglio adesso.
La pizzeria è in centro al paese, nella piazzetta del vecchio Municipio, da qualche anno ben sistemata con un nuovo arredo urbano.
Il locale è abbastanza carino, una cinquantina di coperti nella sala d’ingresso, più una saletta più piccola nel retro. Bagni puliti.
Ordiniamo mezzo litro di bianco di Custoza e una bottiglia di minerale. Poi, sia io, sia il mio amico che è venuto allo stadio con me, prendiamo entrambi la stessa pizza, chiamata “rustica”: pomodoro, fior di latte, gorgonzola, scaglie di grana, rucola e speck.
Nell’attesa della pizza, ci portano quattro crostini con sopra una pommarola all’origano. Le entrèe offerte sono sempre particolarmente gradite e anche questi crostini erano buoni.
Il bianco di Custoza avrà fatto 11,5 gradi, era un po’ troppo frizzante, probabilmente addizionato di CO2 in modo artificiale, perché un Custoza che si rispetti è al massimo leggermente mosso, non frizzante. Comunque buono, anche se non al top, scendeva che era un piacere, fresco il giusto.
Le pizze, anche se c’era parecchia gente che aspettava per l’asporto, arrivano dopo dieci minuti, il tempo de far quatro ciacole su questa sensazione d’impotenza che si ha... quando ti senti la casa strattonata da una forza superiore... e pensi che tra quattro secondi potrebbe venirti in testa la trave che sta lì sopra, con in coppi e le assi e forse anche il camino e il boiler dei pannelli solari che pesa 3 quintali... e potresti sprofondare al piano di sotto, con tutto il tuo solaio e la trave di cemento armato alta un metro che sostiene mezza casa, addosso alla Giulia che sta guardando la Tv sul divano... e speriamo bene... anche stavolta è andata... ad altri non è andata così.
La pizza è veramente buonissima: bordo sopraelevato di un paio di cm., morbidissimo, nessun segno di bruciato, cottura perfetta, parte centrale più bassa, ricca di materia prima di qualità, ottimo lo speck, il grana, e curata bene la rucola. Molto bene. Non è una pizza enorme, ma per me va meglio così, la dimensione è giusta.
Il servizio di una giovane ragazza è stato gentilissimo, mi ha portato anche un cartone perché il tavolo ballava un po’ sull’assito leggermente sconnesso del pavimento.
Il conto è stato di 23,90 euro, direi giusto, né caro, né a buon mercato. Ci hanno fatto pagare 2 euro a testa di coperto, una cosa che qui nelle pizzerie spesso non viene conteggiata.
Una pizzeria da tener presente.
Consigliatissimo!!