In trasferta a Roma per un corso, decidiamo assieme a 2 colleghi di provare questo ristorante che, seppur fuori mano rispetto al nostro hotel in zona EUR, ci è stato caldamente consigliato dai nostri compagni di corso romani.
Per una descrizione del contesto in cui si trova il locale vi rimando alla recensione di Meittlos che è molto esaustiva. Il ristorante è quasi nascosto, una porticina e una finestra che si affacciano su questa stradina in centro, un menu appeso fuori sotto una piccola insegna e basta, tutto molto anonimo se non fosse per la fila di persone fuori dalla porta che attendono di entrare. Avevamo prenotato, sempre su consiglio degli indigeni, e quindi entriamo subito per chiedere il nostro tavolo.
Il posto è uno stereotipo (genuino e sincero) della trattoria romana: cimeli di ogni tipo appesi alle pareti, tra cui spiccano sciarpe foto e gadget della Roma calcio e foto di attori prese dai più celebri film romani, gran confusione, tavoli stretti e camerieri romanacci che ti trattano senza troppi riguardi. Molto pittoresco e informale, necessario presentarsi con la mentalità giusta (ho visto alcuni turisti stranieri un po’ spaventati).
Ci sediamo in un tavolino appena liberato e ancora sporco di briciole, dopo poco arriva il cameriere che lo sistema con un colpo di spugna e 3 tovagliette di carta più posate e bicchieri. Ci portano i menu e subito dopo, senza che le avessimo richieste, tre bruschette con pomodorini. Davvero un ottimo benvenuto.
Ordiniamo:
- Focaccia con porchetta, che in realtà non abbiamo ordinato, ma ci è stata portata da un cameriere che passava di lì e ci ha chiesto “a ragà, preferite porchetta, salumi o formaggi?”
- Un piatto di carbonara, uno di paccheri con fave e uno di amatriciana;
- Una torta ricotta e pere e due panna cotta;
- Un litro di vino rosso della casa, acqua naturale, caffè.
La focaccia era molto buona, praticamente pasta della pizza con sopra soltanto alcune fette di porchetta e sale grosso. Gustosissima, ancora calda e fragrante.
I primi, beh, la mia carbonara era la migliore che io abbia mai assaggiato in vita mia, e i miei commensali non hanno mostrato una soddisfazione inferiore alla mia. Eccezionali e abbondanti, piatti molto grandi. Buoni anche i dolci, la mia torta ricotta e pera meritava decisamente.
Il vino era un rosso fermo scaraffato bello carico che ovviamente serviva solo ad aggiungere qualche grado alcolico alla serata e non certo a deliziare le papille gustative o l’olfatto, ma per il prezzo pagato (7 euro 1 litro se non ricordo male) non si poteva pretendere di più.
Caffettino, amaro offerto e conto. 22 euro a testa
Siamo usciti sazi e pienamente soddisfatti da un locale in cui sicuramente ritornerò durante le future visite a Roma. Se avete in programma un viaggio là segnatevelo!
Consigliatissimo!!