Il secondo giorno di Perugia trascorre placido tra la mattinata in piscina e il pomeriggio a zonzo per il centro, apprezzando l'offerta di UmbriaJazz che generalmente trovo migliore di quello che ricordavo nella mia ultima esperienza, che risale a 19 anni fa.
L'obiettivo per la cena e' inquadrato da un po', "dal mi cocco", vivamente consigliato da una nostra conoscente. Lo raggiungiamo non senza fatica (mia figlia si era storta una caviglia alla mattina, niente di grave ma la deambulazione si fa complicata, soprattutto nel saliscendi di questa splendida citta').
Il locale purtroppo aprira' solo alle 20.30, e non possiamo aspettare un'ora li davanti, e coi problemi motori della giornata non possiamo nemmeno tornare in centro e poi ritornare. Posticipiamo ad altra serata.
Nella via del ritorno imbocchiamo il bellissimo arco etrusco e saliamo verso il centro, seguendo via Rocchi. In cima alla salita, incastrato in una viuzza larga si e no due metri, c'e' l'ingresso di un ristorante "Il Settimo Sigillo". Si vede solo l'entrata, e la scalinata che scende verso un piano inferiore, l'arredamento appare medievale. Una veloce scorsa al menu che sembra invitante, una sbirciatina sul web alla ricerca di informazioni, confortanti.. entriamo.
Ci accoglie immediatamente una gentile cameriera che ci fa accomodare in un tavolo vicino all'entrata. L'ambiente e' davvero medievale: sembra di essere nelle segrete di un castello (e in effetti lo stabile e' proprio quello), con gargoyles che sbucano da feritoie nei muri, botole da cui si vedono armature abbandonate, inferriate, persino un drago appeso al soffitto. I tavoli rispettano lo stile: scuri, spessi quattro dita, con borchie alle estremita', bicchieri da osteria e tovaglie rosso scuro. L'ambiente e' molto piacevole e la gentilezza delle cameriere lo rende perfetto al nostro scopo.
Il passaggio ai bagni ce li conferma puliti e ordinati, anche se comprensibilmente piccolini. Il menu, pur non molto vasto, contiene molti termini a me sconosciuti, partiamo con un antipasto e poi si vedra':
Un antipasto "settimo sigillo" per me (imponente: diversi crostini, capocollo, crocchette di patate, salame, alcuni pezzi di "torta al testo") ottimo e davvero abbondante
Gli altri antipasti: bruschette miste, molto buone anche queste, e una porzione di bocconcini di bufala e salsiccia, buona ma era piu' buono il mio
Inconsapevoli di quello che stiamo per affrontare, ordiniamo come secondo tre porzioni di torta al testo (che e' una focaccia tagliata a meta' e condita con vari ingredienti). La cameriera in effetti ci avverte che la torta puo' essere concepita come piatto unico, ma ci proviamo lo stesso
Arrivano belle calde le torte, spicchi di notevoli dimensioni e molto molto ben farcite.
La mia (ghiotta e salame) e' decisamente eccezionale, mi ricorda un po' le focaccine di Bondi a Firenze. Crema di carciofi e un salame fantastico.
Anche le altre sono buone, ma scegliendo la piu' "cicciosa" ci ho preso.
Purtroppo le porzioni superano di gran lunga le nostre capacita', e la gentile cameriera si offre di incartarcele ("succede spesso", dice forse per non farci sentire troppo inadeguati ). Saranno l'ottimo spuntino da piscina per il giorno dopo.
Ci hanno accompagnato un' acqua naturale e un fiasco di vino rosso della casa, chiudiamo con due grappe morbide e paghiamo un onestissimo conto di 47 euro.
Un ambiente molto bello, servizio attento e gentile, conto assolutamente moderato. Mi spiace non aver potuto provare altri piatti, che ho visto passare bei primi e c'era anche tanta ciccia nel menu, magari una prossima volta; che se tornero' a Perugia penso che ci sara' senz'altro.
Consigliatissimo!!