In quattro, in una serata piovosa, andiamo in questa osteria indicataci da nostri amici che abitano in zona: arriviamo verso le 20, 45, non c’è nessuno nel locale, ma ci preparano da mangiare comunque. Il locale è sulla strada che da Bazzano arriva a Savigno (Ponzano è una frazione di questo ex comune, perché ora Bazzano, Savigno, Crespellano, Castello di Serravalle e Monteveglio sono un unico comune denominato Valsamoggia). Il locale è ricavato in una vecchia casa ristrutturata: entrando una piccola sala con qualche tavolino, non apparecchiato, poi una camera con il bar e la cassa, a sinstra una saletta ben sistemata con una decina di tavoli apparecchiati più che decorosamente, e a destra del locale cassa/bar c’è la cucina. Una ragazza ci fa accomodare dove vogliamo, e almeno questa sera non dovremo sopportare il chiacchierio di altri clienti: non c’è nessuno! Poi dai menu scegliamo 3 maccheroni al torchio con taleggio e radicchio rosso, 1 tortellino in brodo, poi 2 cinghiale in umido con un po’ di riso e polenta fritta e 2 piatti con formaggi fusi e un po’ di verdure. Nell’attesa ci portano un antipasto di piccoli pezzi di gnocco fritto (qui si chiamano crescentine) con qualche fetta di salamino (buono) e qualche pezzo di polenta fritta con sopra spalmato dello stracchino. Da bere acqua gassata e naturale, e un bottiglia di pignoletto di zona: buono. Molto bene i maccheroni, e ci dicono molto buoni i tortellini in brodo. Bene anche i secondi, accompagnati anche da una piccola frittura mista (all’italiana) di verdure diverse e anche qualche pezzo di crema. Per finire una sola zuppa inglese e un nocino (delle Streghe). Siamo rimasti soddisfatti: si è mangiato bene in assoluta tranquillità. Il conto è 115. Euro: ci torneremo, e per questa prestazione direi almeno 4 cappelli si possano sicuramente attribuire.
Consigliatissimo!!