Questa bella trattoria si trova sulla strada che da Zola Predosa va verso Calderino, poco prima dei Gessi.

Me ne avevano sempre parlato bene e, passandoci davanti spesso, ho deciso di provarlo una sera.

L'ambiente è molto curato, accogliente e pulito.
Questa è una vecchia trattoria che si tramanda di padre in figlio da diverse generazioni, e si punta tutto su una proposta tradizionale e genuina.

Veniamo accolti da Nicola, giovane gestore del locale, che ci fa accomodare, visto il caldo, nella grande veranda estiva.

Su suo consiglio, per i primi decidiamo di provare le tagliatelle nere, una specialità della casa, dalla ricetta sconosciuta (ma direi nere grazie al cacao, visto il retrogusto dolciastro, e servite con una specie di polpettone tirato con poca panna).
Di secondo invece, un filetto di manzo al pepe verde ed una composizione di formaggi misti abbinati a miele e confetture.

Il tutto annaffiato da acqua gasata ed un ottimo lambrusco Otello Ceci Duemilaotto (2 bicchieri gambero rosso - chissà se Corpicino lo conosce? Davvero notevole, e a me non piace tanto il lambro)

Per concludere, un salame di cioccolato e un tortino di cioccolato.

I primi non mi hanno entusiasmato, anche se erano buoni (però ho visto passare dei tortelloni dall'aspetto davvero invitante).
Ottima la carne, anonima la composizione di formaggi, buoni i dolci.

Lento e non molto professionale il cameriere (si è dimenticato un dolce e, con tutti i tavoli, chiedeva chi volesse assaggiare il vino, versava un calice intero e via che andava).

Per 62€ magari si può offrire di più, ma si può migliorare. Comunque il locale c'è e la cucina merita.

Buono