Mercoledì a Parma per la consueta visita medica di controllo. Usciti dall'ospedale, come programmato io e consorte ci dedichiamo al Correggio. In questi mesi infatti in più punti della città si possono ammirare le meravigliose creazioni di questo artista che apprezzo moltissimo. Andiamo dunque alla Galleria Nazionale nel Palazzo della Pilotta, dove si possono ammirare i quadri del Correggio e di altri bravissimi pittori rinascimentali. Colgo l'occasione per consigliare la mostra agli amanti d'arte (e non solo): a noi è piaciuta moltissimo, la mostra era ben curata, la ricchezza e la bellezza delle opere mi hanno lasciato senza fiato!
Usciti dalla Galleria, dopo aver nutrito lo spirito, pensiamo bene di nutrire anche il corpo, anche perchè l'ora di cena non è lontana. Prima passiamo all'ex monastero per vedere la camera di S.Paolo, sempre del Correggio,ma è chiusa. Puntiamo allora sulla cattedrale, per fortuna aperta e sempre spettacolare.
Un giretto per le vie dell'elegante centro di Parma e arriva l'ora di cena. La mattina avevamo deciso di provare un ristorante molto ben recensito su questo sito, così raggiungiamo il vicolo dove si trova. Non è lontano dalla piazza del centro, ma il vicolo è davvero piccolo e buio, bisogna stare attenti a non sorpassarlo, senza cartina non ci saremmo mai arrivati. Quindi arriviamo nell'anonima stradina e troviamo il portone del ristorante.
L'interno è suggestivo: i locali sono tre, in successione e divisi tra loro da un arco a mattoncini, senza porte che chiudono la visuale. Nella prima saletta c'è il bancone del bar, le altre due sono destinate ai tavoli, un po' troppo ravvicinati tra loro per offrire più coperti. Lo spazio infatti non è grande, ma è molto curato. Ci sono spesse e scure travi di legno al soffitto, sulle pareti bianche sono appesi tantissime fotografie, due grosse lavagne, quadretti e attestati di vario tipo, tra cui la segnalazione della guida Michelin di cui si fregia il ristorante. Impossibile non notare le bottiglie che sono appoggiate ovunque: sulle mensole, sui davanzali della finestra e dietro il bancone del bar. Ce ne sono in numero spropositato! Infine, nell'ultima saletta, su un tavolino campeggia un enorme prosciutto ancora da affettare! Da qui, per una scaletta si raggiungono i bagni, molto puliti e curati. Devo però fare una piccola critica: al pian terreno non vi sono servizi e chiaramente delle persone con difficoltà di movimento non possono inerpicarsi su per la scaletta (bottiglie tra l'altro anche qui, sui gradini, queste però vuote e magnum!) e non lo ritengo giusto!
Bagni a parte, per il motivo logistico che ho detto, il locale mi è piaciuto. I tavoli sono ben apparecchiati: una sottotovaglia elegante, di stoffa gialla, una tovaglia candida sopra, tovaglioli di stoffa, doppie posate e bicchieri per acqua e calici da degustazione per il vino.
Arrivati, una cameriera gentile e molto formale ci fa accomodare, ci porta il menu (oltre a quello su carta c'è un piatto di ceramica su cui sono scritti i piatti del giorno, come sulla lavagna a parete) e la lista dei vini e una bottiglia d'acqua frizzante. Insieme all'acqua arriva un cestino di metallo con dentro del pane, due grossi grissini croccanti e alcuni pezzi di focaccia alti e soffici, gustosissimi. Abbiamo sete e fame: ci avventiamo sull'acqua e spazzoliamo i pezzi di focaccia. Nel frattempo arriva la cameriera a prendere le ordinazioni. Ordiniamo in tutto:
un piatto di salumi misti
sformato di parmigiano con misticanza e aceto balsamico
2 tagliolini al culatello
guancialetti alla diavola
trippa alla parmigiana
due dolci
due bottiglie di acqua frizzante (compresa quella già sul tavolo)
1 caffè
I nostri antipasti arrivano velocemente. Il mio piatto di salumi è sufficientemente abbondante e buonissimo! Ci sono fette di salame, saporito, di spalla cotta (è la prima volta in assoluto che la mangio e mi è piaciuta molto), di prosciutto crudo di Parma DOP, quello vero, eccezionale!
LO sformato è un tortino di parmigiano, davvero squisito, con gocce abbondanti di aceto balsamico.
Appena la cameriera vede che abbiamo terminato, ci porta subito via i piatti. Sarà così per tutta la sera, nonostante il locale sia quasi pieno: servizio rapido e professionale.
Dopo i giusti minuti di attesa, arrivano i nostri primi piatti. Porzioni nella norma (per fortuna, altrimenti non saremmo riusciti a mangiare tutto) ma qualità eccelsa. I tagliolini sono fatti in casa e conditi con panna (non troppo e non pesante) e tanti pezzettini di culatello. Accostamento perfetto, piatto digeribilissimo.
I secondi non si fanno attendere molto e sono altrettanto apprezzati. Mio marito elogia la sua trippa, che io non assaggio perchè il solo pensiero mi disgusta (chiedo venia agli amanti di interiora varie); io mi concentro sul mio guanciale, che risulta tenerissimo, da sciogliersi in bocca e delicatamente piccante. Una bonta.
Infine, osiamo ordinare i dolci: macedonia di frutta e semifreddo del tribunale.
La macedonia è fatta con frutta fresca, non sciroppata, buona. Il mio semifreddo è una mattonella di panna e zabaione con scaglie di cioccolato e salsa di cioccolata: semplicemente divino!
Dopo tanta piacevolezza e il caffè finale, buono, il conto. euro 75,50 arrotondati a 75, direi una spesa giustificata dalla squisitezza del cibo e dal numero delle portate.
Per questi motivi (bontà delle portate, efficienza del servizio, spesa non esagerata), e per la bella serata trascorsa, come degna conclusione di una giornata bellissima, assegno tranquillamente 5 cappelli. E spero di tornare presto in questo ristorante.
Imperdibile!!!