Oh yes!
Dopo solo una settimana eccomi di ritorno al Biacchese, pranzo di sabato, stavolta col fidato amico Brighel (ricordate il difensore tedesco degli anni ottanta?...lui!!). Tralascio la descrizione del locale che trovate alla mia precedente recensione.
Ci sediamo e la sala è gia piena; pochi convenevoli e arriva la solita morettina a elencare i primi irremovibili della casa:
lasagne, passatelli o tortellini in brodo e tagliatelle con sugo di cipolle e prosciutto o al ragù. Oggi opto per le tagliatelle al ragù (che arrivano dopo dieci minuti scarsi), strette, al dente e con un sugo di una densità devastante che colora una pasta spessa e ruvida come sapeva fare solo il sugo per i tortelli della mia nonna. Mando un 10 mentale al mio primo piatto senza accorgermi che il mio socio ha già "aspirato " il suo (giura che la prossima volta chiederà di farsi uccidere di lasagne...). La prima boccia è di un Pignoletto della casa (€ 8,00) fresco e abbastanza secco e che va giù liscia prima ancora di finire il primo. Anche i secondi sono i soliti, ma stavolta ci andiamo pesante: un assaggio di polpette in umido con piselli, involtini di verza e zucchine ripiene. Prima ancora che le portate arrivino sento l'oste borbottare ad un vicino qualcosa circa uno "spezzatino di cighiale che ho fatto ieri...vedo se ne è rimasto un po'..". Cari amici di GM, faccio senza dirvi che abbiamo placcato il grande uomo chiedendogli di partecipare all'operazione assaggio...ci farà sapere.
La seconda boccia è un Lambrusco reggiano Ottocento nero (€ 12,00) molto profumato e di buon corpo. I secondi arrivano e se ne vanno come i primi e stabiliamo che in cucina ci sono due geni che hanno fatto dell'impasto di carne e della salsa al pomodoro il loro culto. 10 e lode anche qui. Già tristi per la fine della pietanza l'oste ci informa che il cinghiale è terminato e ci propone di "ripiegare" con due costoline di maiale al sugo, mezza porzione. Ok,vada! Cosa dire? Tutto in linea con i precedenti piatti...diamo un altro 10. Per dolce il solito creme caramel (oggi più scintillante del solito) e un buon gelato alla crema fatto in cucina. Bottiglia d'acqua, 2 caffè, nocino e grappa. Ci rechiamo al bancone per il secondo giro di caffè quando vedo la luce: bottiglia di liquore all'uovo dall'aspetto indiscutibilmente casalingo. Finiamo col berne 4 (2 ce li hanno offerti) ma usciamo, seppur pieni bombati, con la voglia di finire la bottiglia. Il conto totale è di € 68,50 per una quantità di cibo, vino e fine pasto che sarebbe bastato tranquillamente per 3 persone.
Una precisazione: considerate che il tono della recensione è entusiastico anche se per un locale molto alla buona, con veranda in plastica e alluminio e servizio spiccio. Ma io lo adoro! 5 cappelli e non si discute...Andateci.
P.s.: Crescentine solo sabato sera e domenica (l'altra volta l'ho scordato). Ciao!
Imperdibile!!!