Sabato a pranzo con gli amici Brighel e Paolino, giornata grigia e umida e in più stiamo lavorando in casa mia per ripavimentare. Decidiamo quindi per una classica destinazione mantovana: l'argine di Boccadiganda. Se venite da Mantova verso Modena imboccate l'argine a sinistra appena prima del grande ponte sul Po di Borgoforte. Seguirete il fiume per un paesaggio tipico della bassa mantovana, grandi corti, aie immense e un perenne velo di bruma sui campi. Qui ci venivo da bambino a mangiare degli agnoli (i nostri tortellini con ripieno di brasato) sopraffini, quasi sempre la domenica.
Il locale è sull'argine, ricorda i vecchi bar di paese ed è decisamente kitsch negli arredi: smalti rosa e violetti e lampadari dalle forme arabeggianti...ma ci fidiamo.
Il locale è mezzo vuoto per cui ordiniamo subito: saltiamo gli antipasti perchè abbiamo voglia di agnoli in brodo bollente (per 2), mentre il Brighel opta per tortelloni burro e salvia ripieni ai porcini, ma si poteva scegliere tra tortelli di zucca, al radicchio, al formaggio e pere, ricotta e spinaci e maccheroncini con stracotto d'asino.
I primi arrivano velocemente e sono superbi: brodo di gallina fatto ad arte (come la nonna..) per degli agnoli piccoli e sodi e con un ripieno che sa di lunga esperienza. Per di più sono 3 porzioni comode. Il Brighel divora i suoi tortelloni ai porcini e mugugna che "sono strabuoni". Per secondo purtroppo non vogliamo sentire ragioni e ordinamo lesso misto con mostarda di mele cotogne per 3 (manzo,lingua e cotechino); mi spiace ma davvero non so cosa ci fosse quel giorno in alternativa.
Per contorno arrivano carciofi in umido, biete al burro, patate trifolate e spadellata di verdure miste al profumo di maggiorana (tutto veramente ottimo tanto che ne arriveranno altre 3 porzioni, per un totale di 6). I lessi sono molto buoni (anche se preferirei il tutto un po più sodo, specialmente il cotechino) ma con quella mostarda di mele cotogne fatta in casa diventano eccellenti. Niente dolce bensì 3 caffè e 1 bottiglia di una purissima grappa friulana da 50°. Come vino abbiamo bevuto 1 bottiglia di lambrusco e 1 di Trebbiano della cantina sociale di Gonzaga, entrambe davvero buone (sono un sostenitore del socialismo vinicolo!) e 1 bottiglia di acqua naturale.
Oggi tocca a me pagare e il conto è di € 53,50 scontato a € 52.
Direi che 5 cappelli li meriterebbe tutti, ma bisogna assolutamente approfondire la carrellata di secondi e dei dolci, la cantina e le grappe (pare abbiano una bella selezione).
In una provincia che ha perso quasi del tutto le osterie e il legame con la tradizione sono contentissimo ci sia ancora qulacuno che sa fare il proprio mestiere con capacità e buon senso.
E poi gli agnoli caldi delle domeniche a Boccadiganda sono un ricordo d'infanzia a cui rinuncerei difficilmente. Andateci e completate l'opera! Ciao
Consigliatissimo!!