Comincio questa recensione ringraziando l'ottimo Lele che mi ha fatto scoprire questo posto e che mi ha fatto capire ancora una volta quanto il mondo sia piccolo
Giovedì sera, dopo aver tirato come dei dannati in palestra, vengo convinto ad andare a provare questo agriturismo tanto decantato dal mio amico.
Arrivare è semplice: arrivati al Ponte Rivabella, a Calderino, si prosegue dritti in direzione di San Lorenzo in Collina. Appena arrivati in cima alla vetta, via San Lorenzo è sulla sinistra e finisce esattamente a Cà di Paola.
Già imboccando la via, ho la prima sorpresa: esordisco infatti dicendo "Pensa te, in questa via abitano anche degli amici di mio zio, dai quali sono stato ospite 6/7 anni fa...".
Appena arrivati, la seconda sorpresa: "Ma cacchio! E' questa casa loro!!!".
Ed in effetti Cà di Paola (Paola è lei ) nasce circa un anno e mezzo fa dopo che la famiglia ha chiuso la vecchia attività ed ha deciso di dedicarsi esclusivamente al sogno sempre avuto di aprire un bed&breakfast.
La location, come la chiamerebbe il buon sangerro, è decisamente notevole: una villa rustica situata in mezzo ad una distesa verde, in cima a una montagna che domina la vallata antistante.
Pace e tranquillità fuori dal mondo.
Appena entrati, quella che era lo loro vecchia sala ora è la sala da pranzo, con un grande camino che riscalda tutto l'ambiente, 5 tavoli per 20/25 coperti massimo, più un'altra sala a parte con un grande tavolone in legno per le grosse compagnie.
Ci accomodiamo ed il giovane figlio di Paola comincia a servirci.
Acqua, vino in caraffa (una discreta Barbera) e si parte.
Il menù è fisso, come fissa scopro essere la spesa: 25€ a testa, tutto compreso.
Cominciamo con un paio di crostini con pomodorini a pezzetti, olio ed origano e delle frittatine a quadretti.
Poi è la volta di una scodella di tortelloni burro e forma.
Tortelloni squisiti, con un ripieno che ricorda molto quello di altri miei amici dell'appennino, ma con una sfoglia più grossolana. Ottimi.
Passiamo ad una pirofila in due di tagliatelle paglia e fieno al ragù molto buone.
E' quindi la volta dei secondi, ed ecco quindi dell'arrosto di vitello ripieno, delle melanzane grigliate, un cestino di tigelle ed uno di crescentine fritte, un vassoio con prosciutto, pancetta e salame nostrano tagliato a mano, un piatto di pecorino di diverse stagionature servito con una confettura di ciliegie, alcune verdure miste.
Facciamo molta fatica a finire tutto perchè le quantità sono decisamente abbondanti, ma nel caso avessimo voluto un "rinforzino", non ci sarebbero stati problemi, soprattutto per quanto riguarda tigelle e crescentine e vino.
Pieni come uova, ci spariamo pure un dolce (effettivamente, una cena così dopo la palestra è l'equivalente di un cane che si morde la coda ...ma in fondo si vive una volta sola!) e ci viene servito un piatto con una fetta di torta di mele squisita e una ciotolina di mascarpone con pezzetti di cioccolata.
Concludiamo con 2 caffè e due grappine.
Contenti e soddisfatti, paghiamo e prima di uscire mi presento.
Rimaniamo così un'altra mezz'oretta a parlare di come è nato questo posto, di quando ero stato lì anni prima e di mio zio.
Fosse stato ancora qui, sicuramente sarebbe piaciuto anche a lui.
Consigliatissimo, se non altro per la passione che Paola ci mette, e che è da apprezzare.
Consigliatissimo!!