Afflitti dalla calura padana, l'amico Marco ed io partiamo venerdi sera poco prima di cena, direzione Circeo.
Il programma è quello dei bei vecchi tempi battaglieri, prima che mogli e figli arrivassero a dare senso e sollievo alle nostre giornate scombinate portandosi appresso purtroppo anche un tacito e malcelato sospetto nei confronti della nostra atavica febbre della “ zingarata”. Il caro prezzo della maturità, amici…
Spesso, tuttavia, complicate congiunzioni astrali tipo figli in vacanza con i nonni, campi estivi, cene di addio al nubilato e altre rare quanto fortunose simultaneità di eventi consentono di sfuggire al rigido controllo dei nostri amati colonnelli e poter di nuovo imboccare l'autostrada con un ricambio non stirato, una tenda ancora piena di sabbia dall'ultima vacanza e la voglia di fare gli adolescenti imbecilli in giro per l'Italia.
La prima tappa del nostro viaggio verso le coste laziali, ampiamente programmata, è cena con bistecca a Firenze.
Conoscendo l'amico Marco (l'esigenza assoluta in fatto di bistecca) avvio una settimana prima un'attenta consultazione del web per scovare il locale adatto, chiamo qualche amico toscano e scruto con indicibili sforzi della memoria il pannello in vetro del mio salotto, costituito da qualche centinaio di biglietti di trattorie e ristoranti raccolti in circa dieci anni di bagordi in giro per il Belpaese (faccio notare che vi sono degnamente rappresentate TUTTE le provincie italiane).
Ma la ricerca è davvero difficile: un posto buono e non da furto che sia abbastanza in centro (ce la neghiamo una passeggiatina in Piazza della Signoria?!!) ma non un baraccone per turisti (per non mangiare “zoccoli d'asino e vino de fichi”)
Dunque…Zazà in piazza del mercato? No, visitato troppe volte….
Cibreo? Naaaah, troppo formale…
Da Mario?...Urca, si!....Anzi no!…azzz, aperto solo a pranzo!
Il nuovo Zibibbo consigliato dall'amico Toti?...Non se ne parla, “Zibibbo, specialità carne e pesce”… ma stiamo scherzando? Siamo come Capello noi, vogliamo degli specialisti del ruolo, non dei jolly…..La bistecca la vol bona, dio bonino!
La luce, come spesso succede, arriva dal caro vecchio GustaModena….Per puro caso scovo la recensione di Sangerro sul Fagioli, che è ottima, anzi fin troppo entusiastica per non insospettirsi. Ma il degno curriculum del collega forumista non lascia spazio a dubbi, così per vincere ogni titubanza e chiudere la faccenda prenoto seduta stante un tavolo per 2 persone verso le 21. Ho deciso di fidarmi
Una bella passeggiata serale ci accompagna da Piazza Donatello fino a Piazza Santa Croce; l'aria è tiepida e leggera, ci godiamo le bellezze straniere in viaggio di studio, Ponte Vecchio e il colonnato degli Uffizi e arriviamo alla statua di Dante in Santa Croce con un ritardo di 20 minuti e lo stomaco in bocca.
Il Ristorante Fagioli si presenta subito bene: è piccolo e colorato e diviso in due salette, nonostante sia venerdì sera è pieno a metà, i tavoli in legno sono occupati da fiaschi di Chianti e olio bono e i due camerieri al lavoro sono un concentrato di accoglienza toscana, spiccia e affabile.
Ci sediamo e subito veniamo serviti di bevande, pane e olio. Siamo d'accordo solo sulla bistecca, per cui non chiediamo nemmeno i primi in carta, solo due piattini di crostini misti per assaggiare il vino. Il tempo di guardarmi intorno e realizzare che ci sono più clienti madrelingua inglesi che italiani ed ecco il nostro antipasto: fegatini, lardo, olio e pomodorini su quattro fette di pane abbrustolito. Crostini buonissimi, anzi perfetti come dovrebbero essere nella capitale toscana.
L'antipasto è appena sufficiente per uccidere mezzo fiasco del buon Chianti di casa. Leggero, beverino, non certo un Supertuscan da 80 euro a boccia, ma un degnissimo compagno di banchetto, di certo ottimo per due cafoni enologici come noi.
Ma il vero motivo della nostra presenza al Fagioli quella sera si materializza sotto i nostri occhi scortato dal cameriere: una bistecca di circa 1,3 kg. , non eccessivamente larga ma molto “alta”, con le sembianze di una carne frollata come Dio comanda, rossa scura, magra ma non troppo.
L'amico ci spiega che possiamo optare per quel taglio, con controfiletto, oppure quello intero con filetto, per una pezzatura di circa 1,7 kg. Decidiamo per quella più piccola, con l'inconfessata speranza di fare in tempo a concederci il bis…
La carne arriva in un lampo, cotta al sangue perfettamente, di consistenza tenera senza essere cedevole ma soprattutto con un gusto incredibile. Di tutte le fiorentine eccellenti che ho potuto mangiare in vita mia questa è senz'altro la più gustosa; un sapore pieno, appagante, mai sentito prima.
Faccio senza dire che l'abbiamo seccata in due minuti finendo col litigarci la spolpatura dell'osso. Niente patate arrosto questa volta ma fagioli cannellini all'olio di una bontà indescrivibile (si chiamerà Fagioli mica per niente?!?).
Preoccupati di arrecare troppo disturbo e tardare eccessivamente la vasca digestiva in centro rinunciamo al bis e chiediamo due belle polpette fritte alla fiorentina, più che altro per finire il fiasco e non appesantirci troppo. Buone , buonissime anche queste, con un leggero sentore di scorza di limone grattugiata, la variante tradizionale delle polpette fatte a Firenze.
Cantucci casalinghi con un Vin Santo degno di nota, due caffè e due grappe per un totale di € 80 in due. Fantastico, eravamo già pronti a salutare il cinquantino alloggiato nel portafogli. Unica nota negativa (minore): non si può pagare con carte e bancomat.
Ma assolutamente da visitare, magari con doppietta: Mario a pranzo e Fagioli a cena.
Divino
Imperdibile!!!
[candy]
22/07/2009
la simpatia dei Toscani, e
le loro migliori portate accuratamente scelte da Voi.
Ci hai regalato un piccolo viaggio in Toscana con questa recensione, complimenti, molto ma molto bella
ps : Non mancherai mica di completare lo schemino del prezzo e dei tag , eh ???
Questo locale deve avere la visibilita' che merita con un'opportuna "taggazione "
:)