Qualche settimana fa mi è arrivata voce dell’apertura a Monteveglio di un ristorante che propone cucina sarda, io essendo molto legato a quella terra (cucina inclusa) non mi faccio scappare l’occasione di sperimentare, e il primo venerdì sera disponibile prenoto un tavolo
siamo in due e ci presentiamo puntuali alle 20:30, il locale è abbastanza piccolo (circa 70 coperti), ristrutturato di recente con muri di finto sasso bianco a profilo irregolare, pareti arancioni, e soffitto bianco
appena entrati ci fanno accomodare immediatamente al tavolo e ci consegnano il menù; chiaramente essendo cibo Sardo ha nomi che non conosciamo e siamo quindi obbligati a chiedere delucidazioni alla cameriera che ci risponde e ci consiglia in modo molto garbato e gentile; alla fine scegliamo:
un tris di minestre
- Malloreddus alla Campidanese
tipici ghocchetti Sardi conditi con sugo di salsiccia, pomodoro e cipolla, molto buoni anche se era abituato a una pasta un pò più grossa
- Culurzones
delle specie di ravioli (l’aspetto ricorda quelli cinesi) abbastanza grandi ripieni di ricotta (credo), conditi con pomodoro e pecorino, buoni con un sapore deciso
- Fregola con ceci e pancetta (la mia preferita)
una pastina di semola condita con sugo di pancetta e ceci, deliziosa e con sapore delicato
le minestre sono state portate tutte in un grande piatto con una buona presentazione, ma con porzioni non abbondantissime
come secondo
- Straccetti di maiale all’aceto di vino
pezzetti di maiale lasciati macerare nell’aceto di vino e poi cucinati, la carne era morbidissima, ma il sapore è veramente forte; perchè piaccia bisogna apprezzare molto l’aceto, daltronde eravamo stati avvisati preventivamente dalla cameriera
- Formaggio alla piastra
una bella fetta di pecorino sardo alla piastra servito con miele, buono con sapore forte
come dolci
- Biancolatte o Bianco a Finire (non mi ricordo)
budino di latte servito con crema e sorbetto al mirto, molto buono
- una Sebadas
fetta di formaggio pecorino acido, ricoperto di pasta sfoglia, fritta e servita cosparsa di miele, buonissima e per niente unta; non è come quella della pasticceria Cerica di San Teodoro ma sicuramente meglio di alcune che ho mangiato nel paese d’origine
da bere
- una bottiglia d’acqua
- ½ litro di Cannonau alla spina, servito fresco al punto giusto, andava giù come acqua, ma a metà cena ci siamo accorti che non lo era affatto
nel complesso il locale è gradevole, il servizio veloce, disponibile e gentile,
i piatti non sono abbondantissimi ma vengono presentati molto bene e sopratutto c’è una buona ricerca delle materie prime
spesa complessiva 63 euro
sicuramente ci tornerò per mangiare un bel piatto di fregola e una Seadas (dove vado io la chiamano così)
Consigliato!
[Sissy]
07/03/2011