Una giornata con full immersion gastronomica, storica,culturale, naturalistica. Siamo alle Grazie di Curtatone, finalmente dopo diversi mesi sono riuscito a trovare un posto nella Locanda, un tavolo per due, dal momento che il terzo della famiglia ha preferito la partita di calcetto. Prima di pranzare ci fermiamo al Santuario, che da solo merita una visita : costruito agli inizi del XV secolo in stile gotico lombardo, presenta una notevole raccolta di ex-voto, e una stupefacente balconata lignea policroma che riveste entrambe le pareti della navata. La balconata, disposta su due ordini, superiore ed inferiore, contiene entro grandi nicchie figure a grandezza quasi naturale di notabili, personaggi illustri (l'imperatore Carlo V, il papa Pio II)e di gente del popolo che racconta in terzine in un medaglione alla base di ogni nicchia il proprio miracolo(i soldati feriti e poi guariti, il condannato a morte a cui il boia sbagliò il colpo, il garrotato a cui si ruppe la garrota eccetera), in una sequenza straordinariamente vivace di personaggi creati con legno, cartapesta e tessuto. All'ingresso poi pende incatenato dalla volta della navata un incredibile coccodrillo imbalsamato, simbolo del demonio, impersonificato dal coccodrillo che evoca il drago, sconfitto dalle forze del bene.E' ora di pranzo e ci accomodiamo al nostro tavolo alla Locanda. Naturalmente tutto pieno, sia all'interno che nella veranda all'esterno. Gentilissimo e simpatico il titolare che ci illustra i piatti. Cominciamo naturalmente con l'antipasto della Luciana (dal nome di una vecchia cliente che per prima pare richiedesse tutti i vari assaggini che compongono il piatto, subito imitata dagli altri commensali) : fagioli con le cotiche,insalata Gonzaga,una ricetta rinascimentale che prevede insalata riccia, pollo, pinoli, uvetta, aceto balsamico, affettati(coppa, salame, pancetta), scaglie di parmigiano, luccio in salsa con polenta grigliata, sottaceti, pere mostardate, tutto ottimo e abbondante, tanto che ci è bastata una sola porzione in due. A seguire, saltando i primi che tuttavia sembravano moto invitanti (tortelli di zucca, tagliatelle al ragù di anatra)di nuovo luccio in salsa con polenta : qualcuno penserà che manchiamo di fantasia, ma noi siamo amanti del luccio,un pesce che quando è cucinato bene ha una resa eccezionale e lo puoi mangiare solo nel mantovano, da noi forse non sanno neanche che esista. La ricetta del luccio in salsa era del primo gestore della Locanda, e risale ad un secolo fa : il piatto risulta delicato e saporito allo stesso tempo, grazie ai capperi ed al prezzemolo che gli confericono un sapore che valorizza al massimo il gusto delle carni del pesce. Come vino un ottimo lambrusco mantovano, nero come la pece, il Gran Rosso del Vicariato della Cantina di Quistello. Mia moglie termina con un bianco mangiare, altra ricetta dell'epoca dei Gonzaga, una delicata panna cotta al latte di mandorle, e, per i sottoscritto, una bomba calorica che però non potevo rifiutare, il famoso budino di cioccolato con lo zabaione. Suggelliamo il tutto con due caffè. Ottimo pranzo, ed ottimo anche il conto, trenta euro a testa. Usciamo soddisfatti dal locale con la promessa reciproca di tornarci, e ci avviamo, per smaltire il pranzo, all'imbarcadero poco distante, dove prenotiamo un'escursione su motobarca nelle valli del parco fluviale del Mincio. Bella esperienza, una gita distensiva, tonificante, accompagnati fra l'altro da una guida competente. Un habitat di grande suggestione dove ti fanno compagnia il falco di palude, gli aironi cenerini e rossi, i cormorani, le garzette, i germani reali. Tra meno di un mese fioriranno le ninfee ed i fiori di loto e allora si formerà un tappeto incredibile di colori nell'acqua tra i canneti. Spostandoci lungo le valli siamo riusciti in lontananza ad intravvedere Mantova con le sagome del Castello di San Giorgio e della cupola di Sant'Andrea. Siamo tornati a terra dopo circa un ora di navigazione, in pace con noi stessi e col nostro stomaco. Una bellissima domenica. Alla Locanda ci torneremo di sicuro, magari il 15 di Agosto, in occasione della festa dei Madonnari.
Imperdibile!!!
[Al Fatòr]
02/05/2011
Quello che hai descritto è veramente superlativo per l'offerta in rapporto al costo, conosco il locale per averlo visitato prima di natale ma non ho gustato la cucina.
Ottima recensione, ottimo locale!!