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tranzollo

ha visitato il locale il 22/05/2011 tranzollo avatar
400 Recensioni scritte dal 28/10/2008 2529 Punti

Secondo giorno del minitour ferrarese. Passiamo l'intera mattinata a visitare in bicicletta la città,compiendo il giro delle mura e sostando a Palazzo Schifanoia e a Casa Romei. E' incredibile come Ferrara, a differenza di Modena, sia veramente a misura di pedone e di ciclista : la viabilità non è così opprimente, l'isola pedonale è ampia ed hai la possibilità di apprezzare un centro storico bellissimo, silenzioso e ricco di storia. La pausa pranzo, chiamiamola così anche se sarà ben più di una sosta mordi e fuggi, la facciamo al Ristorante la Provvidenza. Incuriosito dalla bella recensione di g.falconline avevo prenotato per tempo concordando un menù tipico ferrarese. Strano nome quello di Provvidenza, che ha poco a che fare col genius loci, ma che verosimilmente risale al nome proprio della vecchia proprietaria. La location del ristorante è di grande suggestione, situato nella via più bella di Ferrara, quel lunghissimo Corso Ercole I° disegnato da Biagio Rossetti, lastricato da sassi di fiume, affiancato da magnifici palazzi e soprattutto non mortificato dal traffico che qui è praticamente inesistente. Il locale è piuttosto accogliente, un rustico-elegante con travoni al soffitto e belle litografie di Andy Warhol alla pareti. Gentilissimi il titolare ed il personale di sala.
Siamo i soliti dieci e per metterci a nostro agio ci portano come primi un bis di specialità DOC di Ferrara. Cominciamo col pasticcio alla ferrarese : un piatto del ‘700 composto da una sfoglia leggermente dolce cotta al forno con all’interno una preparazione di maccheroncini, ragù di carne, besciamella, funghi, ottima. Si prosegue coi tortellacci di zucca conditi con burro e salvia, ottimi anche questi. Di secondi ci servono un altro bis, giusto per stare leggeri. Apre le danze la celebre salama da sugo, un insaccato di carne di maiale conosciuto già dal XV secolo che rispetto al nostro cotechino ha un gusto più forte e speziato. Viene infatti preparata con fegato, lingua, carne di collo e gola, trattata nel vino rosso ed insaporita con pepe, cannella, chiodi di garofano. E’ solitamente servita, come nel nostro caso, con purea di patate, dopo essere stata fatta bollire a fuoco lento : abbiamo tutti apprezzato il risultato, anche se non lo si può certo definire il piatto dell’estate.
Si continua poi con scaloppina al prosciutto e asparagi, buona anche questa. Come dolci l’ennesimo bis : zuppa inglese e torta di tagliatelle, buone entrambe. In questo bell’itinerario gastronomico ci hanno fatto degna compagnia tre bottiglie di Soave Corte Adami del 2009 di cui non ne è rimasta neanche una goccia. Terminiamo col caffè.
Bel posto, bel pranzo, ottimo rapporto qualità-prezzo. Per smaltire il tutto ci siamo nuovamente rifatti, questa volta a piedi, tutto il centro storico. Grazie all’amico g.falconline per la preziosa segnalazione.

Imperdibile!!!

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[johnnybazoo]
24/05/2011
niente Torta Tenerina?!emoticon
è il dolce più tradizionale di Ferrara, detto da due nostri amici del luogo

la salama da sugo prima o poi la proverò, anche se con tutte quelle spezie mi brucia già lo stomaco ....e non soloemoticon
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[tranzollo]
24/05/2011
La Torta Tenerina non ce l'hanno portata, ma non so se con tutto quello che avevamo mangiato prima l'avremmo assaggiata. Ci sarà sicuramente un'altra occasione.
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[Gerry]
24/05/2011
Ho scoperto, anni fa, che la salama da sugo è solo per spiriti forti.
L'uomo che si ciba di salama da sugo (per la donna, non so: scarsa esperienza!) usa profumi aggressivi, almeno nei nomi: Arrogance, Diabolique!, o cose così, confondendo tra "orecchio" e "naso". Ma. si sa, l'acume è un di più...
Si veste di pelle e borchie, ma senza esagerare: il modello non sono i Village People, ma Indiana Jones; più cuoio che pelle lucida!
Ha la barba di alcuni giorni e non usa, ovviamente, il rasoio elettrico.
Anche perchè, dove arriva lui, di solito l'elettricità scarseggia.
Oddio, anche sull'acqua non indugia, a dir il vero!
Il dubbio, legittimo, è che i profumi, di cui sopra, siano un succedaneo dei saponi.
Un uomo così, si sa, ha uno stomaco di ferro.
Passa dalle lunghe privazioni alle ingorde libagioni, più per necessità che per palato.
Gastiti od ulcere sono del tutto assenti dal suo vocabolario.
Quei brevi bruciori di stomaco che, di tanto in tanto, sente sono un incidente più che un accidente.
Come gli incubi, così rari da essere trascurabili e, mai, ipotizzati in diretta relazione col consumo di salama da sugo.

Per chi non sia così, è necessario mettere in conto, dopo la salama da sugo, un peso allo stomaco paragonabile all'improvvisa "marmorizzazione" delle pareti gastriche, bruciori intensi e refrattari a qualsiasi banale alka-seltzer o magnesia, incubi notturni od allucinazioni diurne, per fortuna della durata non superiore alle 6 ore, sudorazioni intense, anche nei mesi invernali.

Quindi johnny, presta attenzione!
Anche se, a onor del vero, ad un orecchio stonato come il mio il tuo nickname suona in coerenza con un uomo in grado di affrontare, tranquillamente, la salama: nomen omen, se la citazione è consentita.
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[gi]
24/05/2011
bellissima recensione tranzollo, che mi ha fatto proprio venir voglia di ripercorrere il vostro stesso percorso, e il dettaglio di gerry, behemoticon ancora di piu' ... voglio soffrire!emoticonemoticon
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[johnnybazoo]
25/05/2011
Gerry
direi che un buon 50% della descrizione dell'Uomo Salama da Sugo mi calza a pennello, mi manca solo il profumo, il vestiario e l'acqua, anche se, permettimelo su quest'ultima preferirei rimanere lontano dal personaggio

sul nick non avevo fatto caso all'assonanza simbolica, ma anche questa mi calza abbastanza bene, d'altronde come dice il detto "Tromba di C...o Sanità di Corpo" emoticon
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[golosona]
25/05/2011
Gerry, mi hai fatto troppo ridere. Però.... la salama da sugo piace anche a me e sono una donna, non un uomo vero alla Indiana Jones, come la mettiamo?emoticon
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[johnnybazoo]
26/05/2011
ma dai Golosona, si sà che le donne certe cose non le fatto! emoticon