Per sfuggire al caldo di Nerone , mi sono rifugiato in collina, ed ho colto l'occasione di scrivere una recensione....
Ero stato qualche settimana fa in questo paese per allontanarmi dal terremoto, approfittando anche nella seconda domenica del mese c'è una mostra di antiquariato per le vie, questa volta l'occasione è data dal caldo, comunque comincio ad apprezzare la montagna. L'altra volta avevo mangiato cucina romana, in questa occasione, invece, si punta sulla cucina del territorio.
Precisazione iniziale: abbiamo mangiato in 2, prendendo le stesse cose, per cui tutto va raddoppiato, acqua e vino a parte, prese in modo unitario.
L'oste-cuoco ci accoglie con simpatia, quando gli diciamo da dove veniamo (Castello City) dice di conoscere bene il posto per allegri tornei di briscola... verità o meno, il tutto, raccontato in dialetto, mi mette di buon umore.
Antipasto con 2 crostoni (a testa) uno coi funghi porcini, e l'altro al tartufo, ottimi , bollenti, sicuramente fatti al momento. Come primo piatto la scelta ricade su dei tortellacci ripieni di squaquerone, serviti con il tartufo, che entrambi abbiamo trovato buoni. Di secondo scegliamo i bocconcini di braciola ai funghi, gran piatto di ottima carne accompagnate da cappelle di funghi freschi con un profumo ed un sughetto, al quale viene riservata la "scarpetta". Chiusura con 2 caffè, da bere mezza caraffa di Cabernet Sauvignon, che avremmo preferito leggermente più fresco ed una bottiglia d'acqua minerale naturale. Il bar era molto frequentato, il ristorante no, peccato perché secondo me merita parecchio. Atmosfera stile trattoria, con tovaglioli di carta, ma doppia forchetta e doppio bicchiere, bagno non nuovissimo , ma ordinato e pulito. Da tenere presente
Consigliato!
[cibus]
05/08/2012