A distanza di 20 anni dal mio ultimo passaggio a Torino, quella volta solo in transito, per raggiungere la Francia, ritorno nella prima capitale del Regno d'Italia, per una giornata di relax in compagnia di un fraterno amico sommelier . Da subito, ossia dall'organizzazione del viaggio l'idea era di vedere un bel pò di cose, mangiando bene , senza, ovviamente, trascurare il bere.

La nostra giornata inizia presto perchè il treno parte alle 5:11 e, puntuale, ci porta a Torino Porta Nuova alle 9. Trascorriamo la mattinata al fantastico Museo Nazionale dell'Automobile, di cui posterò le foto a beneficio degli amici di facebook e, grazie alla metropolitana , una sola linea, tutta automatizzata e modernissima, ci ritroviamo nell'elegante centro di Torino.

L'obiettivo è cercare un posto dove mangiare bene, guardando sempre al rapporto qualità- prezzo. Vediamo un primo locale, molto bello ,ma con prezzi che giudichiamo alti e procediamo. Arriviamo qui, guardiamo i prezzi esposti e decidiamo che si può fare .

Al ristorante si accede tramite una scala abbastanza accessibile per chi, me compreso , ha qualche problema nello spostarsi. Un gentilissimo cameriere ci accoglie, tavoli apparecchiato con cura ed eleganza, doppio bicchiere, cui si aggiunge un calice di benvenuto, chiedo venia ho scordato il tipo di spumante, ma molto molto buono e gradito. Ci viene poi offerta anche una fetta, piuttosto spessa di salame di Asti, guarnito con una noce imbevuta di miele di acacia, ed una foglia di carciofo...che cedo al mio amico .

Per me è il primo pranzo in un ristorante piemontese e chiedo info al cameriere, che con cortesia , professionalità e gentilezza, mi spiega il tutto. Premetto che io ed il mio amico abbiamo preso entrambi le stesse cose e che , quindi, tutto va moltiplicato per 2.

Come primo scegliamo i ravioli al plin, pasta all'uovo fatta in casa, con ripieno finemente tritato di spinaci, fesa di vitello, coscia di maiale, parmigiano grattugiato, uova, brodo di carne, sale e pepe. Il condimento era fatto, in questo caso, dal sugo di arrosto, ma c'è anche la variante burro e salvia. Non li avevo mai mangiati prima ma mi sono piaciuti moltissimo, il mio palato ha provato un sapore veramente originale e, per me, assolutamente inedito. Come secondo piatto la scelta cade su un sottofiletto di manzo alla piastra, per il quale chiediamo la cottura al sangue , accompagnato da una julienne di verdure miste croccanti, che ci spiegano essere appena saltate in padella. Da bere , oltre ad una bottiglia di acqua minerale naturale, un ottimo calice a testa di nebbiolo delle Langhe Superiore, eccellente davvero. Chiusura del pasto con un solo caffè, per me, con assaggio di pasticceria mignon , proveniente....dal locale accanto , della stessa proprietà, che recensirò prestissimo.

Siamo stati veramente soddisfatti della scelta, dettata parzialmente dal caso, ma che ci ha portati ad un ottimo risultato, che ci ha permesso di scoprire un punto fermo per la cucina piemontese, personale gentilissimo, simpatico, cordiale senza essere invadente. Altro buon motivo per tornare a Torino prima di 20 anni!

Imperdibile!!!