Erano più di 30 anni, e non è un vanto ma una realistica costatazione, che non andavo a mangiare a Castelcampeggi
.Colgo l'occasione abbinandola alla necessità di un pranzo di lavoro con un amico/cliente e al bisogno di trovare un posto un pò defilato per parlare di cose riservate.
Il mondo si è fermato all'ultima volta in cui c'ero stato, la verandina esterna, il piccolo bar in entrata e a fianco la sala lunga e stretta con una dozzina di tavolini. Arredamento che era "vintage" trenta anni fa.....
Ci accoglie un signore burbero e professionale che ci declama le proposte del giorno, classiche, che vanno come primi piatti dalle tagliatelle al ragù, ai tortelloni, agli spaghetti con il tonno (essendo venerdì) e vari tipi di pasta corta. Come secondi piatti scelta fra carne alla griglia, scaloppine in vari modi e roastbeef.
Optiamo, il mio ospite per una tagliatella al ragù e io per un piatto di penne all'arrabbiata, porzioni abbondanti, le tagliatelle sode e ben condite, il ragù non leggerissimo ma molto appetitoso, le penne decisamente arrabbiate ma senza anestetizzare il palato, appena un po troppo cotte per i miei gusti personali.
Proseguiamo con degli spinaci al burro per kil mio ospite e una porzione di scaglie di grana padano per me, anche questo tutto buono.
Mezzo litro di lambrusco della casa, una minerale e 2 caffè buoni fanno da complemento al pranzo.
Apro un piccolo sipario nostalgia..........Castelcampeggi si trova lungo una strada sottoargine del Reno e quando ero un ragazzino e correvo in bicicletta era parte integrante del circuito in cui io e miei compagni emici di allora ci allenavamo un paio di volte alla settimana. La trattoria allora c'era già e ogni tanto ci si fermava con l'allenatore per ragruppare i dispersi ( fra i quali io non mamcavo mai...).
Era gestita dalla signora Bruna, ottima cuoca e dal marito del quale non ricordo il nome che era un ottimo conoscitore di vini, non credo per scuola ma per dure battaglie sul campo.
Ho iniziato a frequentarlo allora con gli amici, e se eri di casa, ogni tanto e di contrabbando riuscivamo ad avere del clinto artigianale da bere con la polenta e la cacciagione che erano le specialità della casa.
Sopra alla porta della cucina campeggiava un cartello con scritto a caratteri cubitali il divieto più imperativo che abbia mai avuto occasione di leggere su un cartello e testualmente diceva "ENTRARE IN CUCINA E' ASSOLUTAMENTE PROIBITO".
L'ultimo ricordo, poi la signora Bruna e il marito cedettero l'attività per motivi di età e salute, risale ad un lunedì di pasqua quasi estivo, mangiammo all'aperto e dopo aver ordinato primi piatti, polenta con tutti gli intingoli possibili ordinammo grigilata mista e fiorentine per tutti e la Bruna uscì dalla cucina per vedere se era possibile che fossimo solo in quattro............
Venendo all'oggi abbiamo mangiato bene, in tranquillità e con una spesa assolutamente risibile sicuramente tornerò per provare altri piatti e il menù serale che mi dicono con offerte più ampie
Consigliatissimo!!
[PIPPI]
10/02/2013
però... buon compleanno!