Per una volta volevo regalare una bella serata a mia moglie in occasione del suo compleanno... che nessuno sa quale sia... e credo di esserci riuscito: regalo a richiesta per utilità, regalo a sorpresa per dare quel pizzico di brio, cena a sorpresa in un bel ristorante e, anche se non sta bene dirlo, senza figli... perchè quando glielo ho comunicato ne era dispiaciuta, poi ha ammesso "Beh... per una volta riuscirò a mangiare tranquilla e a fare un po' di conversazione..."; perchè la piccola Adele non la molla un attimo!
Per il ristorante, che non conoscevo, ho chiesto ad una amica anch'essa volontaria AIC. Ho anche chiesto ad un amico che abita lì vicino un consiglio su un locale per l'aperitivo, ma il risultato non è stato altrettanto entusiasmante...
In mezzo alle campagne appena fuori Bologna c'è questo casolare con 3 'piccoli' edifici, uno dei quali è stato restaurato (non so gli altri) ottimamente. L'ingresso è piccolo, sulla sinistra un banconcino/cassa dietro al quale trovano posto mensole ed espositori con vini in bella mostra e di fronte parte una larga scalinata in legno che porta al piano superiore sdoppiandosi nella seconda rampa. Qui l'atmosfera si fà interressante col soffitto spiovente in legno, l'ampia vetrata, il pavimento in legno simil-antico, qualche pianta, gli eleganti tavolini... secondo me ci saranno al massimo 50 coperti. Senza troppi fronzoli è un locale elegante, stile moderno/minimalista e la musica ambient-newage in sottofondo è un ottimo accompagnamento.
Come antipasto io assaggio un ottimo e dolce prosciutto crudo con salame accompagnato da piadina tagliata a spicchi; mia mogli vede bene nell'ordinare una zuppetta di ceci a dir poco ottima. Chiediamo consiglio per il vino e ci suggerisce, viste le richieste, un ottimo rosso fermo ottenuto da uve cabernet e lambrusco: Decanta della cantina Ceci. Effettivamente si rivelerà un ottimo compromesso tra corposità e morbidità dei sentori al palato, abbastanza alcoolico ma non troppo, ed anche la bottiglia con l'originale forma spiattellata su un lato permette alla stessa di rimanere inclinata trasformandosi automaticamente e senza travasi da bottiglia a decanter! Sottolineo l'importanza data alle uve autoctone e della tradizione territoriale, con numerosi vini riconducibili ad aziende e uve 'nostrane'.
La cucina dà un forte rilievo ai prodotti di stagione e la cosa è a mio avviso molto positiva, non solo per la qualità dei prodotti freschi e coltivati in modo 'tradizionale' ma anche per un'ottica di coltivazioni sostenibili. Io ordino un piatto di Cappeletti con lo squacquerone, il guanciale croccante, il rosmarino. Sono una via di mezzo tra tortellini e tortelloni in quanto a dimensioni, come forma non è piegato 'ad ombelico' ma sembra un agnolotto molto alto; la pastasfoglia è tirata a mano e si vede ad occchio, la conferma al primo morso; il ripieno ed il sugo sono un connubio perfetto... Mia moglie ordina strozzapreti con salsiccia sgranata, i porcini e crema allo zafferano rigorosamente senza glutine: visto l'alto gradinemnto ne assaggio un paio riconoscendo il classico strozzapreti romagnolo, dalla buona consistenza senza essere duro; il sugo è eccessivamente unto ed i gusti forti rimangono separati dando altalenanti e positivissime sensazioni.
Vorremmo assaggiare qualche altra prelibatezza, certi che tali si rivelerebbero, ma le porzioni abbondanti nonostante la ricercatezza di alcuni particolari (ho notato per esperienza personale che le 2 caratteristiche sono inversamente proporzionali) ci inducono a rinunciare alla seconda portata. Ci concediamo un dolce: mia moglie gradisce un corposissimo gelato al pistacchio e salsa al cioccolato fondente (ritengo il gelato al pistacchio uno dei gusti più difficili da far BENE, che meriti la G maiuscola... e in questo caso lo è), io sarei invogliato dai cantucci con passito, albana o Vin Santo, ma parlando amabilmente, come in tutta la serata, col competentissimo e dispoonibilissimo cameriere, memore delle mie preferenze relative a Km0, prodotti di stagione, uve autocone e compagnia bella... mi consiglia "La piccola torta cioccolatina con il rhum" in quanto di produzione propria... la torta... non il rhum che è un Zacapa Riserva ottimo, la torta ancora meglio: molto corposa ma non pesante con la crema di cioccolato fuso a zigzag ad aumentarne il piacere. SUBLIME.
Ora io starò invecchiando o non so quale processo stia subendo, perchè di solito avrei introdotto il commento al dolce con il mio classico "non sono un amante dei dolci" ma ultimamente non è più così... di contro rimango un amante del salato, della pasta, delle carni, della frutta e della verdura... mi piace tutto. Forse è per questo che non riesco a dimagrire!
L'unica pecca è l'eccessivo tempo di attesa tra antipasti e primi piatti... ma è stata l'occasione di fare conversazione con la mia amata metà, cosa che negli ultimi mesi... o forse anni... è sempre più difficile :-(
Il prezzo totale di 78€ è ben proporzionato al servizio ed alle pietanze, nulla da ridire nemmeno da uno spilorcio come me.
I 5 cappelli inevitabili
Imperdibile!!!
[Reginalulu]
01/03/2014