Questo ristorantino l'abbiamo trovato tramite le indicazioni della guida del Touring di Trieste.
E' molto piccolo, si trova nella parte alta di Trieste e questo lo abbiamo scoperto a spese delle nostre gambe!
La parte vecchia di Trieste di trova in alto e l'avevamo visitata accompagnati dal pullman, poi eravamo scesi alla piazza Unità d'italia e lì con la cartina siamo partite per raggiungere il locale che col navigatore era distante 750 metri. Nei navigatori dovrebbero inserire anche i dislivelli!
Se vi capiterà di andare e siete in macchina andate fino al castello in auto; se sarete a piedi come noi da Corso Italia girate in via Silvio Pellico dove inizia la Galleria e salite le scale di marmo a fianco dell'arco della galleria, non preocupatevi se in men che non si dica avrete salito un'altezza pari a 4 piani dei palazzi di fianco, siete sopra la collina, continuate fino alla fontana e poi voltate a sinistra, scendete le scale e sulla destra vi trovate il ristorante!
Non aveve capito? Nemmeno noi, ma ci siamo arrivate, affamate!
Il locale ha un arredamento semplice da osteria, con tavole apparecchiate semplicemente.
Una parete è piena delle copie di recensioni che hanno avuto sul giornali italiani e anche una recensione dul Financial Times. Sono padre e figlio che si occupano di sala e cucina e forse c'è anche qualcun altro in cucina.
Ci ha servito il padre in camice bianco e grembiule bianco, per prima cosa ci ha dato il menù una pagina fronte retro dentro una busta di plastica che riporta tutti i loro piatti.
Sono 8-10 tipi di ogni portata.
Abbiamo preso un antipasto misto: un favoloso piatto rettangolare con dentro un assaggio di tutti i loro numerosi antipasti: una mousse di baccalà, un alice marinata, un alice sotto sale, un insalata di polipo, una insalata russa di mare, 2 cozze gratinate, 2 vongole gratinate, qualcosa tipo sarde in saor, polenta alla piastra e altri tre misti che non ricordo.
Tutto favoloso!
Per primo abbiamo preso la loro zuppa di pesce e patate: ci ha avvertito subito che è diversa da ogni tipo di zuppa o caciucco, che è pesce spinato con cura, ma di mangiare con attenzione perché ne possono essere rimaste.
E' veramente stranissima, tutta polpa di pesce sfibrata cotta con pomodoro e crema di patate, accompagnata da tre fette di polenta alla piastra, con un gusto fantastico.
Ci ha portatto anche un assaggio della loro zuppa di cozze, patate e fagioli. Anche questa molto buona, ma siamo state contente di avere scelto la prima. Quest'ultima è saporitissima di cozze, talmente forte che noi, donne di terra, dopo 2 cucchiai abbiamo desistito, sicuramente, non siamo state in grado di apprezzare.
Dopo la zuppa anzi le zuppe, eravamo veramente sazie, per cui abbiamo concluso con un bel caffettino di moka, per me macchiato.
Trieste è lontana, ma se passate di là prima di andare in Croazia, ne vale la pena!
5 cappelli!
Imperdibile!!!
[PIPPI]
15/04/2014