Ci sono stato tante volte e ci ritorno sempre volentieri dal “mastrocasaro” Rossi, lui che ebbe una idea luminosa quando decise di aprire questo agriturismo e, pur mantenendolo inalterato, ha sempre cercato qualcosa che lo mantenesse “in evoluzione”, creando le serate a tema: una sera il gnocco fritto, l’altra la grigliata, l’altra ancora il buffet, fra qualche giorno il pesce gatto !!!!!!
Riguardo la descrizione del locale le recensioni precedenti sono ancora attuali, per cui tralascio la cosa ma mi permetto di evidenziare il tovagliato in stoffa, le doppie posate, il bicchiere per l’ acqua ed il calice per il vino.
A me piace consultare il menù, ma qui si snocciola tutto a voce, scegliamo un tris di tortelli ed un secondo che può sembrare atipico, ma Vi posso assicurare che sono venuto “quasi” per questo.
Da bere un’acqua naturale ed un quarto di vino che probabilmente, per un “passaparola” sbagliato, diventa un mezzo litro di vino bianco alla spina.
Pochi minuti ed il tris di tortelli è davanti a noi, piatti singoli, grandi, di forma originale:
tortelli di zucca: stratosferici se si ama il dolce della zucca, dell’amaretto, della mostarda, pasta spessa, cottura al dente, dolcissimi;
tortelli di pavone: il ripieno è delicatissimo, macinato finissimo, quasi un paté, nulla a che vedere con il sapore forte dell’ anatra;
tortelli, anzi, medaglioni, robiola e melanzane: la forma è circolare, pasta da una parte verde e dall’altra gialla, belli a vedersi ed ottimi al palato, la robiola stempera leggermente il sapore della melanzana, originali ed ottimi al medesimo tempo.
E per secondo?
Fritto misto, avete capito bene, un fritto leggerissimo di totani, calamari e gamberetti, qui lo fanno benissimo da anni, prendiamo una porzione in due perché le porzioni sono abbondanti ma aggiungiamo anche una piatto di patate fritte che non può mancare.
E dopo?
Altra cosa che non può mancare è il “caffè della casa”, una ricetta segreta che viene servita in coppa, è caldo, spumoso, alcolico quel che basta, ma non sono in grado di svelare gli ingredienti.
Per invidia, dall’altra parte del tavolo ordinano il dolce, ce ne sarebbero tanti ma è la sbrisolona che la fa da padrona, anche qui porzione abbondantissima, un pezzo verrà portato a casa perché non la si può sprecare.
Titolare gentilissima e professionale (oggi Rossi non c’era), così come il resto del personale, presente ma non invadente; tempistiche perfette, se proprio vogliamo trovare una pecca è quel quartino di vino diventato mezzo e pagato come tale.
Conto “alla carta”, nel senso che la ricevuta è stata compilata “a mano”, per un importo che non arriva ai cinquanta euro.
Per “dovere di cronaca” il tris di tortelli viaggia sui 10 euro, così come il fritto misto, il caffè della casa € 2,50 (regalato) !!!!
Un cordiale arrivederci e via verso Mantova, la giornata è splendida e ne approfittiamo per una visita a Palazzo Te……….ma questa è un’altra storia.
Consigliatissimo!!
[PIPPI]
20/08/2014
ora che so anche del fritto ....