L'abbiamo scoperto, l'unico cinque cappelli, l'ultimo giorno della nostra vacanza in Corsica. Ce l'aveva consigliato un amico del posto : "E' vicino a Calvi, ma un po' sperduto in mezzo alla campagna, non facile da trovare, ma merita assolutamente una visita". Così è stato, ci abbiamo messo un po' a trovarlo ma poi il lprimo impatto è stato di grande suggestione : un ristorante con possibilità di alloggio ricavato da una bellissima villa immersa in un grande e curatissimo giardino mediterraneo con alberi di agrumi e olivi, arbusti di rosmarino, mirto e ginepro e piante di oleandri e bouganvillea. C'è anche una piccola piscina. Le sale di ristorazione sono suddivise tra gli interni, arredati in modo classico con grande gusto e un dehors allestito in un ampio terrazzo perimetrale. Atmosfera molto romantica, in un contesto silenzioso, lontano dal traffico. Il gestore è un pescatore che evidentemente con questa formula ristorante-locanda ha fatto fortuna e che ogni giorno esce in barca per raccogliere il pescato da offrire la sera ai clienti. Il personale di sala è rappresentato dalla moglie e dalla figlia, molto simpatiche che non disdegnano qualche frase in italiano. Tovagliato elegante, in sintonia col locale. Specialità della casa è la Bouillabaisse reale, una super zuppa di pesce originaria della zona di Marsiglia ma che bisogna prenotare almeno due giorni prima, peccato averlo saputo solo all'ultimo momento. Così ci "accontentiamo" di quello che ci presenta il menù. Per Angela tempura di aragosta in salsa asiatica piccante con verdure al vapore : tocchetti di aragosta fritti con un'impanatura leggerissima, un piatto raffinato e originale. Per me una zuppa di pesce alla corsa : non è la bouillabaisse ma è comunque molto buona, un passato di pesce accompagnato da crostini grigliati, salsa piccante rosa e groviera francese tagliato a sottilissime listerelle. Di secondo mia moglie ordina seppie alla provenzale, altro ottimo piatto, seppie fresche e tenerissime sposate a piccoli pezzi di verdure ( pomodorini, patate, zuchine) cotte in un sugo a base di essenze mediterranee. A me invece ispira la cernia in agrodolce : gran piatto, composto da piccoli trancetti di cernia amalgamati adun sughetto particolarissimo di verdure e frutta ( zucchine, pomodorini, ananas, mela, albicocca). Come vino abbiamo scelto un ottimo bianco AOP della zona di Calvi, un Alzipratu Pomonte del 2014. Non c'è posto per il dessert e così concludiamo la cena con due liquorini al mirto. E' stato di gran lunga il miglior ristorante della nostra esperienza in terra corsa. Location di fascino, personale all'altezza, cucina ricercata con piatti presentati con grande cura. Un ottimo posto per chiudere la nostra vacanza, trovato proprio in "zona Cesarini".
Imperdibile!!!
[PIPPI]
16/08/2015