Diffido sempre dei rifugi di montagna raggiungibili comodamente in auto, proprio per questo non mi ero mai fermato a mangiare al Rifugio Sorgenti del Piave, che sorge proprio a fianco della sorgente del fiume sacro alla Patria.
Ma arrivando a piedi dalla Val Visdende per il Passo del Roccolo proprio alle 14 abbiamo pensato che i panini potevano essere utilizzati per la cena.
L’ambiente è da tipo rifugio di montagna, tutto rivestito in legno, così come panche e tavoli, un’apparecchiatura “alla buona”, con molta carta e poca stoffa.
L’ordinazione è veloce, l’ora di pranzo è passata da un po’ ma la cucina è ancora aperta ed allora si ordina:
moglie, zuppa d’orzo e fagioli, calda, quasi vellutata, semplice ma corroborante;
figlio, spezzatino con polenta, delicato, senza spezie, una porzione gigantesca con anche tanta polenta;
testapelata, frico con polenta, una bella “sberla” di formaggio alla piastra accompagnato da un’ottima ed abbondante polenta.
Piatti semplici ma ben riusciti, poi, aggiungiamo un piatto di gnocchi al ragù di cervo che condividerò con mio figlio, qui abbonda il ginepro ed il sapore un po’ vinoso della marinata, ne abbiamo mangiato di migliori.
Da bere oltre all’ acqua ed ad un paio di lattine di coca (io in montagna ne faccio largo uso), mi faccio portare un bicchiere di vino locale che si abbina splendidamente al ragù di cervo.
Servizio essenziale, sbrigativo ma preciso, poche chiacchiere e via andare, come in un rifugio alpino dove ci si arriva solo a piedi.
Quattro chiacchiere con il gestore per alcune informazioni sul percorso di ritorno e lo stato del sentiero che percorreremo e si riparte.
Prezzi equi che comprendono “coperto e pane” con la “simpatica” differenza fra l’acqua che viaggia a 3 euro la bottiglia, ed il vino ad 1 euro il bicchiere.
Consigliatissimo!!
[lo zio]
28/09/2015