Pranzo domenicale con amici, siamo ben in 17 e, previa prenotazione, arriviamo puntuali alle 13 presso questo agriturismo che io personalmente non conoscevo. Si trova a Moglia, appena fuori dal centro ed è molto ben segnalato da cartelli e frecce, è davvero difficile sbagliare strada.
L’esterno è composto da vari caseggiati (uno è il ristorante, negli altri ci sono gli animali e il museo della civiltà contadina); il ristorante si trova in un edificio ben ristrutturato, la sala è una ex-stalla con alte volte con mattoni a vista, un camino acceso che crea atmosfera e calduccio, vari oggetti alle pareti che ricordano la vita in campagna. Molto molto carino. Il nostro tavolone occupa gran parte della sala che non è grande, conterrà più o meno una sessantina di coperti.
Sul tavolo troviamo varie ciotoline di ciccioli frolli ottimi, acqua nat e frizz. Il menu era stato concordato in precedenza, ci resta da scegliere solo il vino : in tutto saranno 7 bottiglie di lambrusco mantovano (4 bottiglie di Rosso del Vicariato della Cantina di Quistello, 3 bottiglie di Rosso 80 Vendemmie sempre della stessa cantina).
Iniziamo con gli antipasti: salumi misti fatti da loro ( culatello, due tipi di salame, coppa e pancetta all’ aglio), polenta con lardo e triangolini ( pane morbido tipo pan carrè con i semi) con gorgonzola,pere abate e noci. I salumi sono eccellenti, anzi di più. Non avevo mai mangiato in vita mia dei salumi così buoni, vale la pena andarci anche solo per quelli. Polenta e triangolino buoni.
Primi: tortelli di zucca burro e salvia; strozzapreti con culatello e crema di parmigiano. I tortelli di zucca (che in realtà sono ravioli) sono strepitosi. Del resto la zona è quella giusta ma sono davvero ottimi, tanto che attingerò più volte dai vassoi di portata. Gli strozzapreti sono molto buoni ma mai a livello dei tortelli.
Secondi: Bocconcini di filetto di maiale con pancetta e cotechino, con contorni di patate al forno, purè di patate”vere”, finocchi gratinati e purè di mele. Bocconcini molto buoni, tenerissimi e sono andati a ruba ma io avrei mangiato sette cotechini….fatti da loro, magrissimi, carne compatta e non collosa…dieci e lode (alla fine ne ho comprato uno sottovuoto da asporto!!!!). Ottimi contorni, menzione speciale per finocchi e purè di mele (fatto con cinque tipi di mele coltivate da loro); il purè di mele si sposava a perfezione con il cotechino.
dolci: ad ogni persona un piatto contenente semifreddo al limone, torta di cioccolato e pere e crostata con pesche ed amaretti. Tutti molto buoni ma io sono piena come un porcellino. Caffè quasi per tutti.
Poi passano col carrello degli amari da cui attingo una grappa morbida per cercare di digerire, intento riuscito!
Non vedo l’ora di tornarci perché vale la pena; prima di Natale andrò a fare un salto al loro spaccio per acquistare qualche salume, un altro cotechino e qualche marmellata!
Imperdibile!!!
[joy]
01/12/2016