Provenendo da Tarvisio, Rateče è il primo paese che si trova oltre il confine, conta circa 700 abitanti ma ospita un ristorante dove, se non prenoti, fai fatica a trovare posto.
Ambiente datato con un piacevole spazio esterno e diverse sale interne.
Ci presentiamo all’ora di cena senza prenotazione ma siamo fortunati, non sarà sempre così.
Ci accomodiamo all’esterno, la temperatura è piacevole anche se leggermente frizzantina.
Dal menù, assieme al figlio, opto per il piatto di calamari per due, Gherta si limiterà ad un’ottima zuppa di verdure cui farà seguire una porzione di Gibanica.
Da bere Pivo per me, Voda per loro.
Il piatto di calamari è semplicemente “esaltante”, cucinati in tre versioni, alla griglia (classici), impastellati e fritti (leggerissimi), ripieni, udite udite di formaggio e prosciutto cotto, pioatto sicuramente originale ma che “riempie”, soprattutto per via della porzione pantagruelica, il tris di calamari è accompagnato da un paio di salse molto “agliate”, diverse verdure far cui spiccano gli spinaci cotti, facciamo fatica a terminarlo.
Però una fetta di strudel alle mele ci sta sempre.
Vorrei tornare alla Gibanica, un dolce realizzato con una base di pasta frolla e una farcitura di tre strati diversi, noci, mele, ricotta e semi di papavero, tenuto conto dell’enorme trancio si è trattato di una vera “bomba calorica”.
Servizio essenziale, sorridente, si parla anche italiano (o almeno lo si capisce), prezzo competitivo, porzioni più che abbondanti, siamo stati veramente a nostro agio e torneremo diverse volte per gustare ottime zuppe direttamente dalla ciotola di pane, la tipica Ljubljanska, sorta di cotoletta di maiale ripiena di formaggio e prosciutto cotto (come i calamari), spezzatino di selvaggina con gnocchi di pane, direi che non ci siamo fatti mancare nulla.
Consigliatissimo!!
[norby]
24/09/2018