Viaggio di lavoro e piacere (d'altronde faccio un lavoro davvero piacevole, a volte) a Milano; per l'occasione mi accompagna mia figlia, e il piacere si moltiplica per millemila.
L'appuntamento e' alle 13 alla fermata Repubblica della Metro, linea 3, a pochi passi dal Duomo: conosceremo Mizoguccini e Chiara, che avevo dovuto bidonare senza pieta' in occasione del pranzo a Ca' Berti (non vedevo l'ora di rimediare a quel vergognoso bidone).
Causa i precedenti impegni (e anche un po' di inconsistente girovagare, complice una padronanza della geografia meneghina da fare invidia a Toto' e Peppino) arriviamo con 20 minuti buoni di ritardo, ma i nostri sorridenti, nuovi e sconosciuti amici ci accolgono con gran calore e comprensione.
Il breve tragitto a piedi verso il ristorante serve a rompere il ghiaccio e conoscerci un po' (e scoprire con piacere, da parte mia, che loro sono esattamente come mi aspettavo che fossero, e mi sembra di conoscerli da sempre).
Entriamo alle 13.30 al ristorante, non so se i nostri ospiti avessero prenotato, ma non ce n'era comunque bisogno, tavoli in abbondanza per accogliere la clientela del pranzo.
Ci accomodiamo in un tavolo rotondo, abbastanza spazioso per ospitare anche il tondo rotante centrale, molto utile per spartirsi pietanze e salsine durante il pranzo.
Il gentilissimo cameriere (o gestore, non so) viene informato della mia allergia ai crostacei, e probabilmente anche della mia scarsa passione verso la cucina cinese, e si dimostra molto gentile e propositivo, anzi più che propositivo, diciamo che in gran parte ha scelto lui.
Cosa che per me e' andata benissimo: io avevo già affidato la mia sorte agli espertissimi e competentissimi mizo e signora, non sapendo districarmi in menu tanto sconosciuti.
Il sempre gentile cameriere si alterna con altro personale, perlopiu' femminile, altrettanto gentile e premuroso, soprattutto nei confronti della bimba, cosa che a me colpisce sempre favorevolmente.
Il locale e' semplice, molto pulito e molto ordinato; anche il bagno, seppur piccolo, e' molto pulito.
Non ho visto (anche se non ho una preparazione adeguata in merito) sfarzi eccessivi o forzature nell'identità; per spiegarmi: non ci sono dragoni fiammeggianti, ma la presenza e la cortesia del personale non lasciano dubbi di interpretazione, e si comprende all'istante il locale e la sua anima.
Le tavole sono apparecchiate con posate e bacchette, si usa quel che si vuole. Bicchiere per l'acqua, bicchiere per la birra, tazza per il te'.
Ad ogni portata ci vengono cambiati i piatti, in pesante porcellana, col nome del locale.
Ma veniamo al cibo:
Involtini primavera - buoni, leggeri e non unti
Raviolini fritti ripieni di carne - buoni e, nonostante l'apparenza, anche questi non unti
Ravioli bolliti con ripieno di carne verdure e erbette - molto buoni! Un ottimo ripieno (se mi ricordassi cos'era, ve lo scriverei, ma son sicuro che Mizo integrera' tutte le mie manchevolezze con un commento)
Ravioli grigliati con ripieno di carne, accompagnati da un'ottima salsa di soia, accoppiamento che rende i ravioli davvero buonissimi
Per mia figlia riso alla cantonese e pollo alle mandorle, un menu piuttosto tradizionale, con sapori rassicuranti ed accessibili anche ad una bimba di 9 anni al suo primo approccio con la cucina cinese. Lei ha gradito e anche io, che come sempre assaggio il suo cibo prima di darglielo, l'ho trovato molto buono. C'è anche da dire che il gioco che l'ha divertita maggiormente è stato imparare a mangiare con le bacchette..
Anatra arrosto (non ricordo il nome preciso) che si compone di 3 (quasi 4) portate.
primo giro: L'anatra viene servita nel tondo rotante centrale del tavolo, tagliata a fettine molto piccole.
Ci sono anche fettine altrettanto piccole di pelle croccante. Accompagnamento di una salsina piuttosto dolce, piattini di verdure tagliate a listarelle sottili, pentolino di crepes, sottilissime, grandi quanto un cd, circa.
La prassi del primo giro e' prendere una crepe, spalmare sopra della salsina, aggiungere una fettina di anatra (e una di pelle croccante, molto utile a rendere piu' sapido il tutto), cospargere di striscioline di verdura, arrotolare e gnam!
Questa era, secondo me, strepitosa. Davvero, come mi aveva anticipato Mizo, un crescendo di gradimento: antipasto buono, man mano che si avanza, portate sempre piu' buone.
Al gradimento del cibo (come sempre succede) ha contribuito in modo determinante il piacere della compagnia, davvero ottima!
Secondo giro per l'anatra: un trito della stessa carne d'anatra, accompagnato con un trito di verdurine miste (non ho idea di cosa fossero) servite in una foglia di insalata bella croccante, e qui basta fare gnam!
Terzo giro: il brodo ottenuto dalla carcassa dell'anatra, ciotolina molto gradita, gustosa e (forse una mia impressione?) digestiva.
Quarto giro, ma solo per l'appassionato Mizo, gli altri 3 erano gia' a capolinea: la facolta' di ravanare attorno alle ossa della nobile anatra, per ricavarne ancora qualche saporito boccone.
Tutto questo pranzo di nozze accompagnato da 2 o 3 birre cinesi, altrettante bottiglie di acqua, te' per mizo e signora.
Satolli, saltiamo i dolci.
Grappa cinese da 54 gradi (!) lasciata al tavolo, con cui ho fatto qualche giro (i bicchierini son di quelli piccolini, non pensate male, e comunque ero in treno ).
104 euri in tutto; non conosco la spesa media nei locali cinesi, ne' a Modena, ne' tantomeno a Milano, ma li ho spesi volentieri !
Altra nota molto positiva: a fine pasto siamo usciti rotolando (impossibile alzarsi con la fame) ma la sensazione e' temporanea; mentre scrivo (e sono passate poche ore) ho gia' fame di nuovo e non sono affatto appesantito, ne' soffro di alcun disturbo "post-fritto"
Concludendo, ho fatto un passo indietro nelle mie convinzioni, approssimative, riguardo la cucina cinese: non apprezzavo quella che avevo sentito fino a ieri, ma quella del lon fon la apprezzo, molto!
Per me, almeno una visita a questo locale e' obbligatoria!
Imperdibile!!!
[mizoguccini]
13/06/2008
il cameriere che ci ha consigliato è Yao, una sorta di capocameriere, la padrona è la signora Rita, che è anche cuoca, quella che ci ha salutato all'uscita, il marito ieri non l'ho visto. I loro figli parlano con un accento milanese più forte del mio.
I ravioli non sono propriamente bolliti, ma cotti al vapore, i primi erano gli speciali, che sono con carne di vitello, verde di cipollotto e altro che non so, la salsa di soia era arricchita con peperoncino, zenzero e cipollotto.
L'anatra è l'anatra alla pechinese, chiamata anche anatra laccata, piatto della cucina di corte, i tre servizi di cui si compone sono tradizionali, anche se pare che sulla tavola imperiale arrivasse solo il primo, gli altri due venivano consumati nelle cucine.
Nel trito di carne e verdure nell'insalata spiccano il peperone e dei funghi cinesi, credo però che alle volte varino, seguendo la stagione.
Simo molto contenti che vi sia piaciuto, è stato un ottimo pranzo e ci ha fatto davvero piacere conoscervi.
Una prossima volta che doveste passare da Lon Fon, consiglio lo stinco.