Il miglior hamburger in Italia.

Se siete amanti della carne alla griglia e della cucina tex-mex il Roadhouse Grill è il posto per voi. Carne italiana, cottura american style.
Già dall'esterno vi sentirete catapultati in un pezzo d'America: il parcheggio privato, accessibile da una traversina di via Stalingrado (e provate a dire che via Stalingrado non è americaneggiante, grossa com'è) è ampio il giusto, popolato da macchinoni. L'insegna è a dir poco enorme, e varcata la soglia troverete un cartellone con elencati i tagli di carne, la loro percentuale di grassi e il disegnino della parte di vacca a cui corrispondono. Ma anche la sorpresa più gradita: un barile pieno di arachidi a disposizione dei clienti che restano ad aspettare che si liberi un tavolo.

Il locale è amplissimo e senza divisioni, il che comporta una certa rumorosità quando è pieno (cioè sempre). Sopra di voi vedrete correre grossi tubi di metallo, utili per l'aerazione ma anche molto scenografici, ed alle pareti pubblicità anni '60 e raffigurazioni delle glorie motoristiche statunitensi. All'ingresso, l'immancabile juke-box, il flipper, la macchinetta delle sorpresine e una "mucca d'artista" a pois.
La vera chicca però sono i cuochi dentro l'acquario: due giovanotti col cappelluccio alle prese con tre grossi barbecue che cuociono la carne dietro uno schermo di vetro. Un po' kitsch, ma innegabilmente affascinante.
I tavoli a disposizione sono moltissimi, suddivisi in salette da bassi separè di legno: i più belli sono in fondo, sulla destra, perchè hanno le panchette "all'americana". Scomode se volete andare in bagno tra una portata e l'altra, però carinissime.
A proposito del bagno: dopo aver varcato la porta con su scritto "toilette" o "toilet" (bho, non ricordo) dovete salire quattro-cinque gradini ed entrare nel bagno per gli uomini o quello per le donne. E' molto pulito, ma i suoi colori scuri mi sono sempre sembrati inquietanti.

Appena seduti troverete un ulteriore secchiello di arachidi (quello vuoto è per gettare le bucce) e vi porteranno nachos caldi e salsa piccante per ingannare l'attesa. Non siate timidi, se ne volete altri ve ne porteranno senza storie.
Il menù è ampio, ma come potete immaginare un vegetariano incontrerà molte difficoltà. Potete scegliere tra insalate, hamburger, carne alla griglia, fritti e sfiziosità. Tutti i piatti comprendono già il contorno, che in genere è a scelta tra insalata, patate fritte o patata al cartoccio; in alcuni casi anche una insalata di fagioli rossi. Per quel che riguarda
le grigliate, sono già specificate quantità e condimenti, per andare a colpo sicuro.
Poichè ci ho mangiato spesso, vi dico cosa è assolutamente imperdibile: anzitutto gli hamburger. Premettendo che non sopporto quelli delle catene americane, che della carne ci mettono solo il profumo ed il resto è tutta salsa di sapore indefinito, garantisco che da Roadhouse i 220 g di hamburger ci sono, e si sentono tutti. Il mio preferito è il Roadhouse Special, con bacon croccante e formaggio cheddar; se volete aggiungere delle salse (mayonese, ketchup o salsa barbecue) chiedete e sarete esauditi.
Altro piatto consigliato, le costine di maiale con salsa barbecue: una delizia. Le alette di pollo vi vengono servite, invece, fritte e accompagnate da una salsa al blue cheese e una piccantissima a base di tabasco. Le fajitas prevedono un vassoietto di carne di pollo o manzo con peperoni e salsa teriyaki, quattro tortillas, panna acida con erba cipollina salsa piccante pomodori insalata e trito di formaggi per condirle (in pratica sarete sommersi da piatti piattini e ciotoline).
La carne grigliata è sempre ottima, non ne sono mai rimasta scontenta. Potete richiedere una cottura al sangue (solo per i temerari come me), media o al punto. I tempi di attesa ovviamente saranno una diretta conseguenza delle vostre richieste: ma come ho detto prima, se la pancia brontola chiedete altri nachos o altre arachidi.
I dolci non sono la mia passione, ma c'è chi adora la supercoppona di gelato e panna ricoperta di sciroppo di cioccolato. Bha, gusti. Per me, si possono saltare a piè pari.

L'altra sera, in 4, abbiamo preso: 3 birre medie e una coca light, 1 bottiglia d'acqua; una tagliata alle erbe accompagnata da patata al cartoccio con formaggio cheddar, un filet mignon con patatine fritte, una porzione di fajitas e patatine fritte e un roadhouse special burger con (indovinate?) patatine fritte.
Le patatine sono quelle che alcune marche da supermercato definiscono "rustiche": tagliate a fettone grosse, morbide dentro e croccanti fuori. Divine.
La patata al cartoccio con cheddar si è fatta apprezzare. Il confronto col fritto, però, è sempre terribile.
La tagliata alle erbe era morbidissima, succulenta e aromatica, servita con una fettina di limone che io le ho allegramente spremuto su e un letto d'insalata (condita!).
Il filetto non ha entusiasmato: ma non ho assaggiato, non garantisco nulla.
Ho assaggiato le fajitas e mi sono sembrate gustosissime. Dell'hamburger vi ho già detto che lo adoro, non mi ripeto.

Il conto lo pagate direttamente alla cassa, vicino all'uscita della cucina. Noi abbiamo speso 89 euro (spero che la memoria non mi inganni!), cioè 22.25 meritatissimi euro a testa.
Nella sua categoria, ritengo che il Roadhouse rappresenti l'eccellenza. Ma se siete degli integralisti della fiorentina, l'unica è andare a Firenze


L'ultima nota: il locale fa parte di una catena di proprietà del gruppo Cremonini. Ce ne sono altri sparsi per il nord Italia (uno a Carpi in zona industriale) e uno a Roma Termini. Io conosco solo quello di Bologna, però.

Imperdibile!!!