Giovanna d'Arco, ultimo spettacolo del Festival Verdi 2008 (Bowers, Bruson, Vassileva, regia Lavia, direttore Bartoletti) imponeva una sosta gastronomica in quel di Parma. In mancanza di riferimenti mi affido alla guida dello slow food e mi reco in questa trattoria in pieno centro. L'ambiente mi dà l'impressione di essere una casa di abitazione, una saletta al piano terra e tre piccole salette al piano superiore, al quale si accede per una scala interna. La saletta nella quale si trova il nostro tavolo accoglie cinque tavolini da due persone, ben distanziati. La tovaglia è linda ed il posto è accogliente.
Parto con tagliolini al culatello buoni e saporiti, ottima anche la pasta. La consorte al posto del primo, prende un antipasto, un timballo di verdure, a suo dire molto buono. Proseguo con un tenero e saporito maialino arrosto con patate, mentre la consorte si lancia in una trippa alla parmigiana che, alla luce della scarpetta con la quale ha prosciugato anche l'ultima ombra di sugo, non doveva essere male. Con una bottiglia di acqua sommano euro 45. Il servizio rapido ed efficente è ulteriore elemento che fa di questa trattoria un posto da tenere ben presente.
Consigliatissimo!!
[g.falconline]
27/10/2008