Domenica sera il mio socio di mangiate ha voglia di crescentine.
Dopo una rapida carrellata dei posti da provare "perchè ce ne hanno parlato bene", decidiamo di recarci verso Monteveglio in questo ristorante.
La location è molto bella, in cima alla collina, e ora è più che mai interessante, dal momento che il complesso vanta uno splendido bed & breakfast collegato (Gli Ulivi) che, a giudicare dalle foto presenti nel menu, deve essere notevole.
Il ristorante è la classica trattoria di montagna, ma molto curata, con bei tavoli, una sala grande, un bel camino.
Arriviamo per primi e senza prenotazione e veniamo fatti accomodare nel tavolo proprio davanti al camino da un cameriere solerte e molto gentile che ci servirà durante tutta la serata.
Interessante è la prima pagina del menu che racconta della storia delle crescentine (Bologna)/gnocco fritto (Modena) e della loro etimologia.
Vista la voglia di crescentine del mio socio, e la mia poca golosità per le stesse, decidiamo di prendere un "Menù degustazione con Primo Piatto".
Con 19€ a cranio si ha:
un primo che può scegliere fra una lista di 3/4 piatti;
Crescentine e tigelle + i vari affettati, pesto, squaquerone, cipolle rosse al barbera;
Acqua e Vino dei Colli Bolognesi.
Per cominciare ci viene offerto un piattino con 2 pezzetti a testa di parmigiano e aceto balsamico (dal sapore troppo "caramellato" e di ciliegia).
Partiamo con dei tortelloni ai funghi per me e degli gnocchi al gorgonzola per il mio amico.
I tortelloni sono discreti, gli gnocchi invece decisamente mediocri con solo un sentore di gorgonzola.
E' la volta del secondo.
Sul nostro tavolo arrivano un cestino di tigelle, un paniere di crescentine fritte, un vassoio con i salumi (tanto prosciutto crudo, diverse fette di salame tagliato a mano, un po' di pancetta e pochi ciccioli), tre coitoline con pesto, parmigiano e squaquerone, una scodellina con le cipolle tagliate a pezzetti.
Le tigelle sono croccanti e nel complesso discrete.
Le crescentine sono fatte a quadrato, belle gonfie e non troppo grandi. Decisamente troppo unte, a me non hanno detto più di tanto (ma ripeto, non ne sono amante), ma nemmeno all'esperto sono piaciute.
Notevoli le quantità: 8 tigelle e 16 crescentine in due.
Molto buoni i salumi, tutti, ed apprezzabile il fatto che nel vassoio 2/3 fossero di prosciutto crudo (dolce e morbido).
Il tutto accompagnato da acqua gasata e una bottiglia di Barbera dei Colli poco entusiasmante.
Arriviamo a fatica verso la fine, lasciando ancora qualcosa nel piatto.
Troppo pieni per il dolce, ci incamminiamo verso la macchina dopo aver pagato 38€ in due.
Buono
[lulu'79]
25/02/2009