Consueta gita fuoriporta post-pasquale. Meta: giretto al lago nonostante la brutta giornata ma dato che siamo in auto no-problem.
Dopo un breve giretto in centro a Desenzano ci fermiamo in questo ristorante a ridosso del vecchio molo.
Il ristorante è situato in una parte di un antico palazzo ed è disposto su due piani. Il locale è pieno di bottiglie, i tavoli apparecchiati con delle tovaglie bianche, copritavola rossi che si accompagnano ai cuscini anch'essi rossi adagiati su alcune sedie in ferro.
Accompagnati ad un tavolo e dopo esserci accomodati ci vengono consegnati i menù. Per quanto riguarda i cibi ci sono circa una decina di antipasti, un'altra decina di primi poi circa sei secondi di carne e sei di pesce.
Molto ampia invece la scelta dei vini che vengono offerti anche a calici, una pagina del menù riporta la scelta delle grappe, un'altra i rhum ed infine una con i whisky.
Prendiamo due antipasti di polipo con pomodorini, patate, olive taggiasche e foglioline di insalata ed un antipasto di luccio in salsa con polenta. Da bere una bottiglia di acqua gassata e il solito mezzo litro di vino bianco frizzante alla spina. Come primo prendo dei tagliolini con gamberetti e scampi.
Come secondi due branzini alla griglia ed un persico al forno
accompagnati da due porzioni di patate al forno.
Il luccio me lo sono proprio gustato, supportato bene da quattro fette di polenta bella calda, gli altri due antipasti mi vengono riferiti essere molto buoni e teneri( mi devo fidare perchè non c'è n'è rimasto niente )
Il primo è forse quello che mi ha colpito meno, i gamberetti molto buoni però la pasta non mi ha convinto del tutto. Insieme al mio primo vengono serviti i secondi a mia moglie e a mio figlio.
Il persico fritto in padella con burro e salvia sapeva un pò troppo gusto di burro in modo che la siùra non l'ha gradito del tutto.
Finito il primo mi portano il secondo. Un branzino, anche questo molto buono, delicato con un buon sapore. Unica pecca del pranzetto le patate al forno che non erano proprio un granchè infatti rimangono quasi tutte nel piatto. Il vinello molto buono per essere un vino alla spina, invece, viene prosciugato tutto.
Per finire una meringata per mio figlio e i due immancabili caffè
con una buona grappa per me.
Per concludere: un bel pranzetto, con un bel servizio, coi tempi giusti nonostante il brutto tempo ci siamo scaldati e rifocillati a dovere
Quindi riepilogando il tutto:
- 3 coperti € 6
- 2 insalate di polipo € 19
- 1 luccio con polenta € 9,5
- 1 tagliolini € 10
- 1 persico € 13
- 2 branzini € 26
- 2 patate € 9
- 1 acqua gassata € 2,5
- 1/2 vino bianco € 7,5
- 1 dolce € 5
- 2 caffè € 4
- 1 grappa € 4
Per un totale di € 115,50
Quattro cappelli tondi tondi, saluti ed alla prossima
Consigliatissimo!!
[GROG]
21/04/2009
Mi fai venire in mente qualcosa col luccio.....
Tanto tempo fa ero andato come di consueto a pescare con Piggo. In quegli anni avevamo la mania di pescare i lucci. Bei pesci, difficili da catturare, anche da slamare (denti affilati come bisturi disposti in più strati).... eravamo perfino andati in Olanda per una battuta (direi 1990).
Beh, quella volta lì eravamo al Laghetto dei Ciliegi a Vgnola. Arriviamo sul posto come sempre alle 6.00 del mattino, ci mettiamo in postazione e tiriamo fuori qualche pescetto vivo. Qualche allamata, molti strappi ma nessuna cattura interessante. Ci diciamo, "ancora uno e poi a trote". Pesco nel secchiello il pescetto, mi capita per caso un pesce rosso, forse uno sbaglio di chi me li ha venduti, lo infilzo sull'amo contento, i lucci adorano i pesci rossi, e lancio. Tempo 30 secondi e il galleggiante comincia a correre via e poi.... si inabissa in un PUFFF. Conto fino a 5 e strappo. ZACC .... allamato.
Comincia la battaglia.
Tirava come una bestia, io dietro, dovevo dargli filo e dovevo recuperarlo. nonostante mi sentissi forte per il metro di cavo d'acciaio e per la bava grossa, gli tenevo testa con non poche difficoltà. Poi ad un certo punto sento uno scricchiolio, CRIIIICCCC, e la canna da 3 metri mi si tronca in due.
NNNNNNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Col moncone continuo a recuperare, con piggo che ha smesso di pescare e mi incita a resistere.
Ad un certo punto, sto quasi per recuperarlo del tutto, PLACK, mi si blocca pure il mulinello, il mio crack professional nuovo fiammante si inceppa e il filo non esce e non si recupera più.
ORRORE
Non mi faccio prenedere dallo sconforto e dall'incazzatura, ho i guanti, siamo sotto zero, è dicembre. Metto quello che resta della canna sotto uno stivalone, con uno straccio afferro la bava e comincia una durissima lotta tra me e il malefico pesciaccio. Tira, sbraita, smadonna, sbuffa, sputa.... piano piano riesco a recuperarlo e fargli mettere la testa fuori dall'acqua.
Piggo, abilissimo, col guadino lo imbraca e lo tiriamo a riva.
Cacchio, che lotta. Sarà 5-6 chili, forse di più, è lungo minimo un metro.
A quei tempi il pescato si poteva portare a casa, quindi il povero Jack finisce nel mio carniere.
A casa ho dovuto pulirlo, quando l'ho aperto aveva nello stomaco un'altro luccio intero di almeno 40 cm, questo a dimostrare che brutte bestie sono, cannibali. Si mangiano fin fra di loro.
Beh, alla fine è stato cotto con una ricetta al vino rosso, era buonissimo, forse troppe lische, ma la carne era veramente eccezionale.
Non l'ho mai più mangiato.