Venerdì 1° maggio mi trovo con la mia dolce metà a passeggio negli incantevoli paesini sulla sponda bresciana del lago di Garda. Li conosco bene, avendo vissuto alcuni anni non lontano da lì, ed è sempre un piacere tornarci. In particolare amo Sirmione, col suo castello e l'atmosfera che si respira, tra il vacanziero e il romantico. Dopo una bella passeggiata lungo-lago, dicevo, ci dirigiamo in un locale che conosco bene e che consiglio a chi si trovasse da quelle parti. Non è sul lago, ma in una zona interna, tra Desenzano e Sirmione. E' privo di panorama, purtroppo, ma in compenso si mangia molto bene. Quando ero più giovane e vivevo lì vicino, ci andavo spesso, così mi ha fatto piacere tornarci e trovarlo immutato.
Si tratta di una birreria, la birra la fanno loro ed è molto buona, e lo dice una che non ama particolarmente questa bevanda, tanto è vero che la bevo solo lì. Non è solo birreria ma anche ristorante, venendo dalla strada lo si riconosce dalla forma poligonale molto caratteristica. Le pareti sono tutte o quasi a vetrata e le vetrate in questione danno sul parcheggio, ampio, e sul cortile del locale. Una volta entrati, e superato il bancone d'ingresso, non si possono non notare gli “alambicchi” color rame protetti da vetri ma visibili e centrali, dove producono la birra, o almeno una parte di essa. Molto belli.
Lasciati i nostri alambicchi, si entra nel “cuore” del locale, ovvero un enorme salone pieno di tavolini da due o più posti, alcuni con sedie, altri con divanetti. L'arredamento è spartano: niente tovaglie di stoffa ma tovagliette all'americana, sulle quali è scritto il menù coi prezzi di cibi e bevande; tovaglioli di carta, un cestino di pane, molto buono, e di grissini impacchettati.
L'ambiente è giovane e dinamico, i camerieri appena vedono qualcuno lo fanno accomodare e immediatamente tornano con le posate e i bicchieri, se hai già scelto cosa mangiare prendono le ordinazioni digitando su palmari. Se non c'è molta gente tornano con quanto ordinato abbastanza in fretta, se il locale è pieno (ed è quasi sempre affollato in quanto è rinomato) il servizio è comunque rapido e procede senza intoppi o quasi.
Il menù è assai vario: si va dalla pizza, classica o su tagliere, ai primi piatti, agli stuzzichini, ai piatti etnici. La specialità però è la carne, abbondante, ben cotta e sempre ottima. Oltre al cibo, naturalmente si punta sulla birra: bionda, scura o la weisse (spero si scriva così) che io prediligo.
Veniamo alla serata di venerdì. Io e mio marito arriviamo verso le 21.00, il locale è pieno ma essendo solo in due veniamo fatti accomodare subito. Il neo di questo posto (l'unico, a mio avviso) è che manca di intimità, in quanto i tavoli sono vicinissimi tra loro, quindi è poco adatto per una serata romantica o per una conversazione strettamente confidenziale. A parte questo, va bene.
Una volta seduti, leggiamo con attenzione le nostre tovagliette. I piatti sono gli stessi che ricordavo, a parte l'aggiunta dei piatti etnici tipo cous cous o pietanze indiane. Come dicevo, c'è l'imbarazzo della scelta, ma visto che siamo qui per la carne, scegliamo due secondi. Niente antipasti o primi perché sappiamo che le porzioni sono abbondanti e perché insieme alla carne portano di prassi un ricco contorno, compreso nel prezzo.
Ordiniamo: fettine montanare per Mauro e filetto di angus per me. Da bere una birra weisse per la sottoscritta e una coca per mio marito che non beve alcolici.
Arrivano le bevande abbastanza in fretta, assaporo la mia birra e la apprezzo moltissimo. Fresca, leggermente dolce, molto buona secondo me. Non sono un'intenditrice, ma quando sono andata con miei amici “intenditori” mi hanno assicurato che la birra è ottima.
Dopo un po' di tempo (non troppo visto il pienone) arriva la pappa. Nel mio piatto c'è un filetto piuttosto grosso (200 grammi, diceva il menu, ma c'era la possibilità di prenderne uno più grande), cotto molto bene, tenerissimo, gustoso, e accompagnato da una montagna di patate fritte, ottime, due pannocchiette di granturco e peperoni grigliati, anch'essi deliziosi.
Il piatto di Mauro è altrettanto gustoso: cubetti di manzo saporiti e accompagnati da funghi trifolati, polenta con formaggio fuso (mi sembra gorgonzola), pancetta croccante, speck e la solita montagna di patatine fritte (volendo, le si possono “condire” con maionese o senape).
Mangiamo con soddisfazione i nostri piatti e arriviamo alla fine sazi. Come dicevo, ho rinunciato agli antipasti, ghiottissimi (mozzarelline fritte, olive all'ascolana, bruschette e piadine varie) ma non rinuncio al dolce. Un po' perché, ormai lo sapete, amo i dolci, un po' perché qui li fanno davvero bene! C'è l'imbarazzo della scelta: dai dolci classici alle torte più creative, dalle coppe di gelato enormi ai cestini di pasta sfoglia ripieni di frutta e panna montata. Io scelgo un cestino di pasta chiamato “tulipe”, ripieno di ottimo gelato alla crema, frutti di bosco buonissimi e deliziosa panna montata. Uno spettacolo a vedersi e una goduria per il palato! Mio marito non prende il dolce ma assaggia un poco del mio. Poco, però, sennò mordo
Paghiamo alla cassa un totale di 47,50 euro, ben spesi. Forse non è molto economico, ma non dimentichiamo che siamo in zona lago.
Sarà che questo posto è un ricordo di “gioventù”, sarà che mi sono sempre trovata molto bene, lo consiglio e gli assegno 5 cappelli, meritati (per la sua categoria di birreria, non di ristorante chic o tradizionale ovviamente).
Imperdibile!!!
[candy]
05/05/2009
Una splendida recensione molto accurata nella descrizione anche dell' ambiente, al punto che sono riuscita ad immaginarmela quasi come se l' avessi davanti.
Molto ispirante secondo il mio gusto le fettine montanare di Mauro e il tuo dessert.
Hai fatto bene a recensire un locale della tua zona, lo sconfinamento arricchisce