Capitiamo a pranzo in questo ristorante di lunedì.
Il complesso in cui si trova è alquanto piacevole.
Siamo a Castello di Castel Maggiore, in quella località che 500 anni fa era denominata "Molini Novi", dove venne costruito il primo mulino sul canale Navile.
Con le varie dinastie dei diversi signori succeduti, si è costruito piano piano il borgo, attorno al quale sono cresciute moltissime realtà industriali.
Ora, Castel Maggiore si trova sulla via Galliera, a qualche chilometro da qui, e il borgo ha subito una bellissima ristrutturazione.
Adesso ospita diverse aziende grandi e piccole, l'ex palazzo dei principi Hercolani e, per l'appunto, questo locale.
Il primo impatto è piacevole.
All'interno, 3 sale ospitano i clienti: una grande con la cucina a vista, una per fumatori ed una piccola privata.
Fuori, all'interno della corte, si trovano altri tavoli coperti da diversi ombrelloni.
Vista la realtà circostante, a pranzo la tipologia di clienti (e di conseguenza di menu) è soprattutto quella dei professionisti, molti dei quali commerciali, che lavorano negli uffici adiacenti.
Quindi in menù si trovano varie proposte di piatti unici, grandi insalate e simili.
Ci accomodiamo fuori, in un tavolino classico da giardino, di quelli in ferro battuto.
Tovagliette di bella carta verde, tovagliolo di carta abbinato, cestino con qualche panino e grissini.
La fame non è tanta, quindi decidiamo per una portata a testa.
Io mangio un primo, delle farfalle con prosciutto e limone, la mia ospite una tartara di manzo, con un contorno di fiori di zucca fritti.
Da bere, una bottiglia di acqua naturale e due calici di gewurztraminer.
Dopo una decina di minuti arrivano i nostri piatti.
Le farfalle sono fresche, all'uovo. A voler trovare un difetto, il condimento è eccessivamente carico di olio.
Buona invece l'abbinata prosciutto/limone, anche se per i miei gusti, al palato il limone (che in realtà è solo la buccia) risulterebbe più piacevole se fosse grattugiato sopra, e non fatto a pezzettini com'era.
Tutto sommato, buone.
La tartara, portata già condita di sale, limone e probabilmente cipolla e peperoncino è buona.
Grandi sono i fiori di zucca, che personalmente trovo un po' pesanti, non amando molto il fritto.
Discreto il vino.
Concludiamo il pranzo con un solo caffè e andiamo a pagare.
39,50 euro in tutto.
Mentre ci dirigiamo verso le macchine, guardo come sempre la fattura e noto il motivo per il quale do un cappello: la prima voce, il coperto, cita 7 euro.
Sette euro???
3,50 € a testa per tovagliette e tovaglioli di carta e qualche panino? Fuori Castel Maggiore poi?
Davvero esagerato. Troppo.
Il resto è in media: farfalle 7€, tartara 14€, fiori di zucca 3,50€, caffè 1€, 2 calici di vino 7€.
Ok, nei 7 euro è compresa una bottiglia d'acqua, ma credo sia esagerato comunque, considerato anche dove ci troviamo.
A parte questo, il posto è piacevole e la cucina discreta, quindi c'è di sicuro una buona base.
Però questa del coperto è una scivolata un po' troppo grande, secondo me.
Poteva andare meglio..
[candy]
09/07/2009
Se ci sono molti uffici li' vicino, magari sanno che la cosa non toglie loro clienti in ogni caso.
Pero', un cappello dato da una "bocca buona" come te, che tra l' altro di locali ne visiti tanti, ha un certo valore.
Peccato
Mi auguro che lo capiscano .