Di tutti e quindici i locali che si trovano sul Porto canale di Cervia, da Ermanno è sicuramente quello dove si mangia meglio.
Almeno per me.
Peccato però che non sia un ristorante ma una rosticceria con cinque o sei tavolini all'aperto.
Questo bugigattolo si trova proprio sulla destra rispetto all'entrata del giardino interno del ristorante All'orto da Bruno, verso la fine di Borgo Marina, consiste in una sala di quattro metri per cinque (io sono andato ad occhio, non ho fatto come il buon lagra che prende le misure del gnocco a dita, mi avrebbero preso per scemo a misurare la stanza a spanne!!! ) dove ci sono un banco, una vetrina, un frigo e un quaderno dove scrivere quello che si vuole.
E poi c'è lui, Ermanno, personaggio pittoresco.
Una sessantina d'anni, capelli e barba grigi e addosso una gran voglia di vivere.
Logorroico, pasticcione, un po' spaccone (il patacca romagnolo ) e molto simpatico.
Ma soprattutto è molto bravo!
Incuriositi dal fatto che i sedici/diciotto coperti che ci sono all'esterno , sono sempre pieni di facce poco turistiche, decidiamo che è la volta di provare.
Sono le dieci di sera, siamo affamati e il pupo dorme nel passeggino.
Si và!
La prima gradita sorpresa è che il menu è fatto decisamente bene.
Naturalmente è di carta (tipo volantino) e ha sul davanti il numero di telefono per l'asporto.
Dicevo del menu, è interessante perché ti presenta prima, tutti i tipi di pasta che fa (risotti, spaghetti, orecchiette, maltagliati, strozzapreti, ecc….), poi tutti i tipi di sughi (frutti di mare, misto pesce, asparagi e vongole, calamaretti e pomodorini secchi, salmone affumicato con sogliola e carote, ecc…) e tu puoi fare tutti gli abbinamenti che vuoi. Molto bello!
Poi grigliate, fritture (anche con il cartoccio da passeggio e solo gamberetti calamari e seppioline), pesci al vapore, contorni e frutti di mare. Ottima scelta.
Arriva l'oste e subito fa lo spaccone: “di tutto il portocanale sono l'unico che non sente la crisi, devo essere l'ultimo Anticrisi!” e ride.
Io vado sul classico e scelgo gli spaghetti alla chitarra con frutti di mare mentre l'ele prende gli spaghetti con calamaretti e pomodorini secchi.
Dopo ci scappa una fritturina mista e una porzione di cremini fritti.
Da bere una bottiglia da mezzo litro di chardonnay frizzante dignitoso e una di acqua (levissima in plastica).
Ermanno se ne và dicendoci che tutti i piatti sono espressi e quindi di non preoccuparci se non lo vediamo per un po'.
Chiacchieriamo piacevolmente nella brezza marina e dopo un quarto d'ora circa ecco comparire il cuoco con due enormi contenitori ovali di plastica dura, stracolmi di pasta!
I miei spaghetti si perdono in una marea di conchiglie!
Si rifà vivo lo spaccone che c'è in lui: “per me dovrei chiamarli frutti di mare al sentore di spaghetti, dal gran che ce né!”
Io sorrido e mi avvento sul piattone. Sublimi, cremosi, saporiti (non delicati, saporiti!), in una parola favolosi. E tanti!
Ermanno mi guarda compiaciuto ed inizia a raccontarmi per filo e per segno come li prepara, come fa il fritto e alcuni segreti della sua cucina….che chiacchierone.
Anche il primo dell'ele è eccellente ma io sono rapito e non considero nessuno.
L'unico appunto che gli si può fare e che quasi tutti i molluschi sono da sgusciare e ci metti una mezz'oretta a finire il piatto, macchissenefrega!
Entra in scena la parte del pasticcione, infatti Ermanno riesce in trenta secondi a rovesciare il cuki con tutte le conchiglie, prendere contro tre volte al passeggino di edo che per fortuna non si sveglia e quasi conficcare uno spiedino nel collo di un cliente! Esilarante!
Dopo poco arriva il fritto insieme ai cremini ed anche in questo caso l'oste non si smentisce perché quello che aveva decantato come il più buon fritto della East Coast è veramente mondiale.
Mi ha confessato che la pastella la fa con l'albume dell'uovo e questo gli conferisce una leggerezza invidiabile, e non c'è che dargli ragione.
Veramente un fritto con i contro capperi!
Anche i cremini sono ottimi, così come il conto che risulta di essere di trenta eurini tondi tondi.
E' vero che si mangia in piatti di plastica con bicchieri e posate di carta, che non ci sono dolci (il sorbettino nel bicchiere da caffè te lo offre lui) ed il servizio è un po' naif, però, cazzarola, si mangia da Dio e si spende proprio il giusto.
Ascoltiamo qualche altra avventura di Ermanno (adesso vado anch'io, sapete, ho un appuntamento! E fa l'occhiolino ) e ce ne andiamo a casa, felici di aver scovato questa piccola perla dove siamo già tornati altre due volte.
Mi sono sentito un po' a casa.
Bravo Ermanno!
Adìo Zèmian.
Imperdibile!!!
[candy]
09/07/2009
Vai dentro e ha talmente tanta robetta buona che non sai cosa scegliere.
Bravo Frittella per averlo segnalato