Ed eccomi a descrivere un altro ottimo pranzo "in trasferta", stavolta in compagnia di Piggo, Grog e Kava.
La destinazione del giorno è Bologna, dove ci attende un tavolo prenotato alla tanto apprezzata Trattoria Bertozzi.
Nonostante il traffico e la calma, riusciamo comunque ad arrivare con quaranta minuti di anticipo, così decidiamo di fare una capatina a San Luca, in modo da far passare il tempo e stuzzicare un pò i nostri "delicati stomaci".
Dopo essere passati tra le sinuose vie ed avere brevemente contemplato il bellissimo santuario, torniamo speranzosi verso la città, e ci mettiamo ad aspettare davanti al locale.
Verso la mezza appare il grandissimo Kava, che ci scorta con prontezza dentro alla Trattoria.
L'ambiente esterno, devo dire, non suggerisce molte impressioni, ed anche l'interno è abbastanza anonimo e semplice (come del resto è giusto che sia per una trattoria).
Uno dei due titolari ci accoglie con calore (calzato perfettamente nei suoi sgargianti pantaloni lunghi a fiori) accompagnandoci con signorile simpatia verso un piccolo tavolino d'angolo.
Un cestino di pane "senza fondo" ci attende, ed ovviamente iniziamo a strafogarci dei fragranti gnocchini (punta veramente di merito, Grog in particolare li ha graditi moltissimo ).
Dopo una breve attesa torna il nostro simpatico personaggio, pronto con un foglietto per le ordinazioni.
In realtà sembra che stia ordinando lui per noi, ma va bene così, perchè lo fa con un atteggiamento bonario ed assolutamente goliardico.
I nostri occhi lampeggiano con il lucido bagliore del piacere, mentre egli ci elenca i piatti del giorno, che accompagneremo con un meraviglioso "Shàrjs Livio Felluga" (ovviamente in versione Magnum da 1,5 litri).
Le fresche e rilassanti note del vino (sapientemente immerso in un grande secchio colmo di ghiaccio) rinfrancano i nostri spiriti, dolcemente estasiati anche da un ottimo antipasto, ovvero una delicata insalata di porcini con parmigiano e olio d'oliva.
Siamo già di ottimo umore, consapevoli di quanto il pranzo si prospetti valido ed abbondante.
Possiamo sentire un suadente aroma giungere alle nostre narici dalla cucina, e presto questo soave profumo di bosco si converte in quattro meravigliosi piatti di tagliatelle ai funghi porcini.
La cottura della pasta è azzeccatissima, e si sente che i funghi sono molto genuini (i primi nostrani arrivati).
Spazzolate le prime legioni (con un'adività degna della lupa del primo canto) chiediamo al cameriere quattro cotolette petroniane.
Non avevo mai sentito questo tipo di piatto, ma le descrizioni precedenti mi avevano stuzzicato non poco.
La cotoletta (abbastanza piccola come taglio) è circondata dai funghi porcini, immersi nel brodo di cottura (cappone, se non sbaglio).
A dire il vero la carne non mi è dispiaciuta per niente, ma devo dire che lo strato di prosciutto e di formaggio sovrastanti rendevano il piatto un pò troppo salato e pesante per i miei gusti.
Per questo motivo, personalmente, non salirei sopra ai tre cappelli (comunque un giudizio buono).
Mentre mi perdo in queste considerazioni, le patate arrosto di contorno vengono divorate senza alcuna pietà.
Possiamo finalmente passare ai dolci, ovvero due torte al cioccolato (buone ed abbondanti) ed una discreta torta di mele.
Il tutto viene accompagnato con una bottiglia di vino dolce, ovvero un intenso e profumato passito "Sìum".
Concludiamo con tre caffè normali ed uno shakerato, per poi passare a un assaggino di grappe offerte.
Il conto totale è di 62,50 € a cranio, ovvero 250 € complessivi.
Per questa volta mi fermo a quattro cappelli, perchè non tutte le cose che ho assaggiato hanno toccato l'eccellenza, e forse il conto è un attimo esoso per un posto che si proclama "trattoria" (capisco benissimo che abbiamo bevuto e mangiato come dei pascià, ma qualche euro in meno, a mio parere, ci stava).
Spero di tornare presto ed attribuire il quinto cappello, magari scoprendo che le piccole imperfezioni da me descritte non esistono più.
A presto
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Rainman
Consigliatissimo!!
[Frittella]
11/07/2009
Parlando con il buon kava ho saputo che holly non c'era (holly è il cuoco e il vero pazzo dei due ) e che sandro (che di solito serve in sala e si occupa della cantina) ha cucinato per voi!
Tutto questo per dirti che sono certo che i cappelli, la prossima volta, saranno cinque
A presto, e prima o poi riusciremo anche a sederci alla stessa tavola