Mi sveglio.
Sono le sette.
Sento che è un giorno importante, ma perchè?
Ma certo, ora ricordo, oggi si va a Badia di Moscheta.
Verso le undici vado da Rainman e, dopo le presentazioni con Barbe, ci dirigiamo verso l'ufficio di Gi, sulla macchina di Piggo.
Mi presento al boss e verso mezzogiorno siamo già in autostrada.
Una breve sosta in autogrill (dove ci raggiunge Kava) e si riparte verso la meta.
Un viaggio tortuoso, ma reso molto divertente dagli aneddoti di Piggo e Gi.
Eccoci a destinazione.
Siamo un pò intontiti, ma, dopo poco, l'ambiente silvestre rinvigorisce i nostri ansiosi e provati spiriti; ho anche l'occasione di presentarmi a Kava.
I titolari (Dante e Riccardo) ci accolgono in modo molto festoso, offrendoci un ottimo prosecco, che ci sveglia definitivamente dall'assopimento derivato dal tragitto lungo e sinuoso.
Dopo una breve sosta nella ancestrale cantina (guidati dai sapienti consigli di Riccardo) veniamo fatti accomodare in un ampio tavolo, subito sopra ad un torrente.
La tavola è già imbandinta in modo spartano, e non tarda ad arrivare il primo antipasto, ovvero un enorme tagliere di crostini farciti in vario modo.
Adocchio subito quello con il patè di fegato e quello con i funghi.
Le mie impressioni non erano sbagliate: squisiti!.
Subito dopo Dante ci porta un vassoio con una fresca e abbondante insalata di "ovoli", parmigiano e lattuga.
Nonostante io non sia affatto un estimatore dei funghi crudi, li ho apprezzati in modo notevole, soprattutto grazie al riuscitissimo abbinamento tra parmigiano e olio (targato anch'esso "Badia di Moscheta").
Con un altro tipo d'olio invece, arriva una superba schiacciata del paese, salata e croccante.
Passiamo poi ai primi, ovvero degli esaltanti tortelli di patate con sugo rustico (funghi e maiale).
Li abbiamo spazzolati con ingordigia, compiacendoci del ripieno squisito di patate.
Non facciamo in tempo a leccarci i baffi dopo la gustosa pietanza, che dalla cucina giunge, assieme ad una sottile brezza, un meraviglioso odore di carne.
Riccardo ci presenta una terrina di peposo (una sorta di stracotto molto tenero, denso e dolce, in uno straordinario sugo aromatico).
Arriva poi la regina del pasto, portata da Riccardo, che assume un'aria solenne.
Una fiorentina enorme, che egli stesso taglia e distibuisce.
A me, il "novellino", viene data la parte più stuzzicante della carne, mentre Piggo si accaparra l'enorme osso a T.
La carne è al sangue, ma nonostante a un occhio inesperto possa sembrare praticamente cruda, mantiene la consistenza morbida assieme ad un gusto dolce, con parti sapientemente scottate.
Fenomenale.
La fiorentina è accompagnata da un enorme piatto di verdure grigliate (che io non ho neanche visto ).
Gentilmente riccardo intinge un grosso pezzo di pane sciocco nell'olio della fiorentina, regalandoci una leccornia che non avrei mai osato domandare.
Giunge poi uno sfizioso vassoio di coniglio con olive, velocemente divorato dagli astanti.
A questo punto penso di non poter essere in grado di andare oltre.
Mi sbaglio.
Kava ci porta un gigantesco tagliere di torte al forno: cantucci rustici, torta alla crema e alla ricotta.
Tutto freschissimo e sfiziosissimo.
Il dolce è stato accompagnato da un passito memorabile.
Il pranzo (45 € pro capite, onestissimi) è accompagnato dalle seguenti bottiglie:
2) Pian del ciampolo (annata 2007) dell'azienda Montevertine
1)Rosso di Montalcino (capanna 2006).
Ci vengono anche gentilmente offerti una serie di amari e cocktails sapientemente preparati da Riccardo.
Dopo avere dato un ultimo sguardo all'incantevole panorama, salutiamo i gentilissimi ristoratori e ripartiamo alla volta di Modena.
Dopo un viaggio tranquillo e molto meno turbolento il verdetto è espresso: 5 cappelli.
Imperdibile!!!
[Piggo]
21/07/2009
Una precisazione doverosa: l'ottimo "prosecco" offertoci da Riccardo era in realtà un ottimo champagne... e all'elenco dei rossi manca un Gaja che ha concluso l'eccellente pasto
Sono contento che ti sia piaciuto, non avevo dubbi, ripeteremo al più presto