Una due giorni di grigliate difficilmente da scordare, ci porta la sera del 16 agosto, in ottima compagnia, in questa Osteria a Viadana. La scusa e' sempre quella buona: “ Si veniamo ma solo per spizzicare qualcosa, sono due giorni che mangiamo troppo”..Ma se Dio vuole siamo in ferie, quindi... Il posto e' semplice da trovare, basta girare a sinistra prima dell'ingresso in città , seguire le bandiere leghiste, il filo spinato (no scherzo ), costeggiare lo Zanzibar (mitica Disco) e si arriva in un batter d'occhio. Il locale e' immerso in un boschetto, ampia veranda estiva con tavoli in legno e panche (pagherà dazio la mia schiena a fine cena). Tante pale che ruotano sopra la testa per consentire almeno una respirazione normale. Perlomeno viene eliminata quella sensazione di appiccicosità data dall'umidità attorno al 95%. Il menù cibario e' a lavagna. Antipasti, primi e secondi danno la possibilità di spaziare in varie parti del mondo, il servizio e' gentile e preparato, “bello” da vedere. Unica pecca, se mi e' consentito, non avermi indicato la natura e la provenienza dei formaggi che ho mangiato. Si sono fatti perdonare con un bis pero'…Ottima carta dei vini, con ricarichi, in alcuni casi,superconvenienti. Non avendo mangiato niente di preparato espressamente dalla cucina, ma solamente, per dire, culatello e selezione di formaggi, non posso giudicare il lavoro dei cuochi, ma visto che mi fido ciecamente degli amici a tavola, vi riporto alcune impressioni dei compagni di merende. Ottima la Burrata con alici e sgombro fresco, altrettanto i Tagliolini alle erbe aromatiche con verdure. Decisamente sublime il Paleta, buono il Culatello, ottimi i formaggi (porzione piccola piccola) e invece niente di che' il piatto chiamato Messico, tipo Fajitas. Alcuni hanno osato persino il dolce con delle buone pesche al cioccolato. Per ciò che riguarda i vini, due sono stati veramente straordinari. Il Moscato secco Francese 2008 ( Le Petit Domaine de Gimios), molto interessante, fresco, beverino, note aromatiche intense. Immaginate di stappare un Moscato Piemontese, annusare le note varietali e la tipicità unica e poi in bocca lo trovate secco. Straordinario. Le Colombare 2004 (Recioto di Soave,Pieropan Â?Veneto-), beh qui parliamo di un Signor vino e di un Signor produttore, al naso note di sambuco, pera, fichi secchi. In bocca dolce ma non stucchevole e lungo come la quaresima. Il Furore 2007 (Marisa Cuomo, Campania, uvaggio falangina e biancolella) invece mi ha lasciato un finale amarognolo che non mi ha particolarmente entusiasmato. 6 caffè ed un paio di whisky (Oban 12 anni) hanno concluso una bellissima serata. Durante l'inverno i posti a sedere credo che siano meno, quindi necessita prenotare con anticipo. Bonus per la cucina aperta fino a mezzanotte, almeno d' estate. Siamo stati molto bene.
Il conto finale per 6 persone:
6 antipasti
4 Primi
6 secondi
2 dolci
6 caffè
2 Whisky
4 bt. Acqua
3 bt. di vino.
252,00 euri complessivi.
Considerando il peso economico dei vini, spesa giusta. 4 cappelli perche' un piatto non era sicuramente all'altezza.
Ciao Massimo
Consigliatissimo!!
[joy]
22/09/2009