Stavolta sarò breve, almeno per come posso esserlo io visto che ho già recensito questo locale non molto tempo fa e questa recensione è solo una riconferma della mia prima impressione molto positiva!
Tralascio dunque la descrizione del ristorante (leggasi recensione precedente) che si mantiene molto curato, elegante nella sua semplicità e con un insolito e delizioso stile rustico-floreale (dagli arredi da giardino alle tovaglie a fiori, dai piatti e sottopiatti a forma di corolla alle pareti verdoline...).
Il servizio è impeccabile: preciso, veloce, molto cordiale; simpatici i camerieri, gentilissima e umanamente calda la signora (credo la proprietaria) che si ricorda di noi e che anche stavolta fa i migliori auguri al mio Mauro. Molto bene!
Leggiamo i menu (lunga e varia la lista, spiccano le specialità mantovane) e scegliamo per il momento due antipasti e due primi, diversi dalla volta scorsa per provare nuovi sapori. Da bere solo acqua, ma all'inizio il cameriere ci offre un aperitivo a base di vino bianco gradevole, non ricordo il nome. Non vediamo la lista dei vini ma so che è molto ampia e che oltre alle bottiglie intere ci sono quelle più piccole o addirittura i calici per chi non vuole strafare. Mi sembra giusto.
Nota di merito al coperto: sul tavolo, accanto a sottopiatti di vetro verde smeraldo, a doppie posate e tre bicchieri (aperitivo-acqua-vino) troviamo un cestino contenente tante prelibatezze per chi come me ama i carboidrati: grissini fatti in casa, croccanti e leggermente larghi, sfogliatine mantovane, panini piccoli e morbidissimi con semi di papavero o pezzetti di pomodoro. Tutto a dir poco buonissimo! Io non sono riuscita a trattenermi e ho assaggiato quasi tutto, nonostante i piatti fossero abbondanti. Ecco, per me un ristorante che offre un simile coperto acquista già 1000 punti!
Velocemente arrivano gli antipasti:
- luccio in salsa verde, fresco, sapore delicato, molto apprezzato
- fagioli con le cotiche: piatto più robusto, caldo, altrettanto buono.
Entrambi gli antipasti sono guarniti con due fettine di polenta abbrustolita, ottima.
Come primo invece mangiamo:
- agnoli in brodo: fatti in casa, saporiti, ripieno di carne, tutto molto buono brodo compreso;
- gnocchetti di patate con porcini per me: mi sono piaciuti T-A-N-T-I-S-S-I-M-O!!! Gnocchi veri, freschi, piccolini, tanto teneri da sciogliersi in bocca. Condimento saporito, con tante erbette a me ignote insieme a ottimi funghi.
A questo punto io sono sazia, le porzioni sono abbondanti, e poi voglio tenermi un posticino per il dolce.
Mauro invece prende la tartare di manzo (è venuto fin qui quasi solo per quella!) condita con tuorlo d'uovo, mescolato seduta stante dal bravo cameriere con cipolla, capperi, senape, salsa allo yogurt, sale, pepe e olio, niente tabasco per sua fortuna!
Osserviamo ammirati la preparazione, poi Mauro la mangia e la giudica OTTIMA! Anch'io l'ho assaggiata: a me la carne cruda non piace, ma ammetto che questa non mi è dispiaciuta per niente.
Insieme ai secondi portano di prassi il contorno, e il cameriere gentilmente porta piatto e forchetta anche a me, se per caso volessi assaggiar qualcosina... manco fossi denutrita! Comunque sia i carciofi che le patate al forno sono squisiti.
Per finire, ci gustiamo la nostra pausa paradisiaca, ovvero è il moemnto del dolce:
- tortino di cioccolato con cuore di rum
- sugolo con zabaione.
Due parole su entrambi. Il mio tortino più che avere un cuore al rum sembrava fatto quasi solo di rum tanto era alcolico! Scherzo, però intorno al tortino, fatto con meraviglioso cioccolato morbidissimo, c'erano una cremina deliziosa e decisamente alcolica. Vabbè, non guido io, e poi se mi fermavano cosa dichiaravo? Ubriaca per colpa del dessert? In ogni caso, mi è piaciuto tanto, da giù di testa!
Visto che è tempo di mosto, Mauro prende un dolce a base di sughi, che qui però chiamano sugolo, nome buffo, mi ricorda i sette nani Il suo tortino è viola, freddo a differenza del mio, e con un piccolo strato di zabaione: particolare e superlativo!
Finiamo con due caffè e poi paghiamo. La signora, sempre gentile, ci dice che ci offre i due dolci come ringraziamento per essere tornati e come buon auspicio per il futuro... TROPPO FORTE!
59 euro in due così suddivisi
3 euro a coperto (ci sta, visto l'ambiente, il servizio e il cestino di pane)
solo 1 euro la bottiglia d'acqua grande
14 euro i due antipasti
20 euro i due primi
18 euro la tartare
Come dicevo, dolci offerti e pure i caffè, ma quest'ultima cosa è una prassi, è pure scritto sul menù che offrono i caffè per far concludere bene il pasto!
In conclusione, per tutto l'insieme, dall'ambiente al servizio, dal buon prezzo al cibo ottimo per qualità, quantità e presentazione, non posso che riconfermare i 5 cappelli. E consigliarlo caldamente! Io di sicuro ci ritorno Magari poco dopo Ferragosto, in modo da vedere stavolta nitidi i bei dipinti dei madonnari, purtroppo ormai sbiaditi, che abbelliscono il piazzale di fronte al santuario.
Due parole su quest'ultimo: anch'esso merita una visita, noi ci siamo tornati, è davvero particolare l'interno. Stavolta l'abbiamo visto bene (intelaiatura in legno decorato, statue in cartapesta con vestiti di tela gessata raffiguranti i vari pellegrini che han ricevuto la grazia; cappelle laterali affrescate o piene zeppe di ex voto; c'è perfino un coccodrillo imbalsamato che scende dal soffitto, portato in passato dai Gonzaga). C'era un simpaticissimo prete che raccontava la storia di questa chiesa...
Bè, mi fermo perchè rischio il linciaggio E meno male che dovevo essere breve!
Imperdibile!!!
[golosona]
15/10/2009