Dopo circa un mese e mezzo di assenza dalle pagine di GustaModena, in parte dovuto ad un periodo sabbatico che mi sono preso per chiarirmi le idee su alcuni punti, torno con questa recensione lagunare, che spero possa essere di aiuto a chi si vorrà recare nella magnifica città di Venezia, tentando di sfuggire alle insidiose "trappole turistiche" gastronomiche, purtroppo sempre più numerose e gravi.
Trovare un locale meritevole, che non scada in chlichè alimentari di facciata, proposti magari a prezzi esorbitanti e di qualità "fast food", è sempre più raro nelle città turistiche, ma per fortuna rimangono ancora, solitari ed indefessi, dei veri e propri baluardi mangerecci della tradizione locale.
Nel nostro caso, bisogna completamente lasciare da parte l'estetica e le prime apparenze, perchè il ristorante San Bartolomeo, ad un occhio poco attento, è facilmente confondibile con una rosticceria per viaggiatori frettolosi.
Individuiamo questo posto quasi per caso, e le recensioni precedenti di GM sono una mappa egregia, che ci convince ad entrare senza il minimo indugio.
Già conosco benissimo il posto, anche se non ci sono mai stato prima in vita mia, quindi invito Raingirl a salire le scale, e in un attimo giungiamo al primo piano, dall'ambiente molto più intimo e tranquillo.
Un cameriere anziano, molto caratteristico a livello di accento, ci fa accomodare ad un tavolo bello largo, e ci porta i menù.
Devo dire che quest'uomo è stata una presenza forse un tantino inquietante (vuoi perchè ci parlava a bassa voce, mentre lavorava in un armadio dell'altra stanza, vuoi per il modo di fare un pò esuberante), ma senz'altro ha fatto il suo lavoro professionalmente, e non ci ha assolutamente infastidito o annoiato.
La consultazione della carta è veloce e attenta, e le nostre scelte sono presto fatte.
Perdo i pochi dubbi rimasti, quando, chiedendo degli spaghetti al granchio, mi si dice che non sono disponibili, perchè il fornitore non li porta più freschi, e la loro politica è di dare qualità al 100%.
Trovare un'onestà del genere è veramente cosa inconsueta, ma posso dire a cuor leggero che il numero di clienti del locale da alla gestione un introito più che sufficiente per fornire sempre e solo prodotti di prima scelta.
Il primo piatto che arriva è un'insalata di mare per due persone, molto abbondante e fresca.
Vari molluschi, assieme a gamberetti, polpi, calamari ad anelle e surimi, scivolano nelle profumate acque di cottura marinare, mentre tocchettini di sedano e pomodorini completano il canovaccio tutto "adriatico".
Una prelibatezza del genere, con quel prezioso sapore di pescato giornaliero, riporta il palato negli abissi del mare, la cui più pura e saporita essenza è racchiusa in un magico piatto di ceramica.
Il primo round lo vinciamo in pochi minuti, e possiamo passare al secondo, quello decisivo.
A me (dativo tutto di vantaggio ) un fiabesco piatto di spaghetti alle vongole veraci, mentre a Raingirl, onore alla sua scelta, arriva il risotto marinaro, consigliato di sfuggita poco prima dal cameriere.
Qui l'atmosfera si fa da cinque cappelli confermati, sia per i succulentissimi spaghetti, assediati da un esercito di molluschi con i controfiocchi, sia per quel pezzo da maestro che è il risotto.
Quest'ultimo è uno tra i piatti più gustosi e delicati che abbiano conosciuto le mie fauci, grazie alla fantastica e leggermente collosa cremina (probabilmente ricavata dallo stesso pesce) che troneggia sul riso, cotto a puntino, e sugli incredibilmente polposi tocchetti di pesce e molluschi.
Dolcissime nuvolette marine, perse nel sopraffino cielo mantecato.
Conclusi questi sommi piaceri, ordiniamo due ottimi dolci della casa (un crème caramel ed un mascarpone) e due caffè.
Il conto totale, con una bottiglia d'acqua da un litro, è di 49,10 euro, scontati molto gentilmente a 49, forse perchè siamo entrati nelle simpatie del cameriere, abituale frequentatore, ai tempi d'oro, delle migliori discoteche modenesi (che personaggio ).
Non posso neanche volendo dare meno di cinque cappelli, perchè le mie aspettative di partenza non solo non sono state deluse e non solo hanno trovato piena conferma, ma hanno invece incontrato picchi gastronomici ancora più alti delle mie già prospere fantasie precedenti.
Un saluto a tutti!
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Rainman
p.s
"...E il naufragar m'è dolce in questo mare..."
Imperdibile!!!
[ema]
02/01/2010