Ieri sera io e mia moglie eravamo strachi morti dopo una giornata intensa di lavoro e quindi, visto anche che tutti i figli erano fuori con morose e morosi vari, abbiamo pensato di velocizzare la cena con una pizza.
Devo dire che mia moglie è molto brava a far da mangiare, ha insegnato per 10 anni all'Alberghiero di Bardolino, e quindi non posso più andare a mangiare in un posto troppo normale (questo è anche il motivo per cui ho aderito a questo sito GM), e nemmeno in una pizzeria "normale", andiamo solo in posti dove la pizza si fa bene bene.

L'ambiente della Corteccia non è niente di particolare, una normale pizzeria un po' rustica, abbastanza pulita, semplice. Servizi normali. Devo anche dire che il proprietario ha idee politiche molto diverse dalle mie, ma io ci vado lo stesso. Quindi, accoglienza con qualche battutina reciproca.
La particolarità sta nella signora Grazia, sua moglie, di provenienza siciliana. Cioè la padrona del locale, quella che storicamente ha sempre preparato la pasta delle pizze. La signora Grazia ha cominciato qui 30 anni fa, nel suo garage con taverna adiacente, trasformati per l'occasione in una pizzeria naif. Aveva alcuni suoi figli piccoli che l'aiutavano, in particolare Roberto (che lei chiamava Robbéérto, con la “e” molto stretta) era addetto ad allungarle un secchiello con dentro l'olio: “Robbéérto, portame el sèccètto!” urlava lei chiamandolo ogni tanto, con la cadenza di Genaro Caputòn, veronese teròn, cioè come chi parla in un dialetto storpiato mezzo veronese e mezzo meridionale.
Da una quindicina d'anni ha aperto questo, che è un locale vero e proprio. La pasta che prepara e usa per fare la pizza è una cosa eccezionale e indescrivibile, perché non l'ho mai mangiata così da nessuna parte. Il secondo aspetto sono le melanzane. Le “mellenzane” le mette via lei, le cuoce non so come e le mette via sott'olio non so come. La pizza con le mellenzane è qualcosa di straordinario, veramente fuori misura. Adocchiando il bancone, dove adesso c'è Robbéérto quasi quarantenne che imbuca le pizze nel forno a legna, ho poi visto che la mozzarella è mozzarella vera (non fior di latte), estratta dal contenitore della Santa Lucia senza far nomi, e la passata di pomodoro viene tirata fuori da un barattolo Mutti, una delle migliori marche, dice mia moglie.
Da bere solo acqua quella sera. Due pizze alle melanzane 15,00 euro. Vale veramente la pena, se uno passa di qua, andarci a mangiare, magari con un buon bicchiere di Valpolicella, che io ero troppo stanco per pensare di bere. Magari col bere, si arrotondi a 10 euro a testa.
Come pizzeria, quindi senza quelle caratteristiche di arredo, di presentazione ecc. che può essere più necessario per un ristorante o trattoria, direi che è proprio da 4 cappelli, perché la qualità della pizza supera ogni altra considerazione.

Consigliatissimo!!