Roma, serata di San Valentino. Di mangiare in casa proprio non ne abbiamo voglia; siccome siamo appiedati proviamo a prenotare al vicino ristorante pizzeria Il Fico d'India, raggiungibile in 15 minuti a piedi. C'è posto. Ci presentiamo alle 20 e 30; il ristorante è facilmente visibile dall'importante via del Casale di San Basilio, grazie all'imponente insegna verde ed occupa per intero un fabbricato di recente costruzione, costituito dal solo piano terra, con adiacente un comodo ampio parcheggio. L'ingresso è in una sala enorme dove trovano posto numerosi coperti, l'angolo dei forni da pizza, arredi con le stoviglie e gli accessi alla cucina e ai servizi igienici; al centro della sala vi è un'”isola” adibita a bar e cassa; sul fondo vi è una seconda sala, più piccola, con altri tavoli e l'angolo del cantante. Gli arredi e le finiture interne sono moderne, piacevoli, tipiche per dei locali di questo tipo, con pavimenti ceramici e soffitto in legno moderno.
Devo rilevare il fatto, trovandoci nella capitale, che il locale si trova totalmente al di fuori delle zone turistiche e che gli avventori sono tutti romani o comunque non visitatori occasionali quindi si è al riparo, almeno in teoria, da sorprese quali ristoranti di bassa qualità e prezzi salati, purtroppo fin troppo presenti nelle zone ad alta densità turistica.
Chiusa la parentesi ci accomodiamo al tavolo a noi riservato, proprio dietro l'isola centrale, non propriamente un gran posto; d'altra parte c'era poco da scegliere, il locale era già quasi pieno.. Salta all'occhio un particolare, la fittezza dei tavoli, assai elevata. Il nostro tavolo, per due, risulta abbastanza ampio. Ci portano il menù dove osserviamo buona scelta di antipasti, primi e secondi tradizionali e di pesce; scelta cospicua anche per le pizze ed una discreta carta dei vini, con etichette un po' di tutta Italia ma non del Lazio..boh..
Da bere ordiniamo una birra chiara media e un litro di gasata, che ci vengono subito serviti; la birra non era nulla di che come gusto, purtroppo non era bella fredda. Optiamo per la pizza per via della scarsa inclinazione agli esperimenti della mia dolce donzella e anche perché non si sentiva benissimo. Io ordino una Diavola, la mia lei una margherita; dopo un tempo di attesa giusto ci vengono servite. Abbastanza grandi, non troppo sottili, giusta cottura, salame abbondante sulla mia pizza ma poco piccante; mozzarella e pomodoro buoni, pasta fragrante di buon gusto e di ottima digeribilità . Una volta terminata prendiamo due tiramisù, risultanti abbastanza buoni e in giusta quantità ; non credo però fossero prodotti da loro. Nel frattempo il locale si è riempito completamente, ma senza che l'acustica abbia subito ripercussioni negative, sono passati la signora sordo-muta che vendeva i suoi oggettini e il pakistano con le rose, il cantante ha proposto il repertorio. Ci alziamo e andiamo a pagare il corrispettivo di € 27,00 in due di seguito dettagliato:
1 acqua gassata € 2,00
1 birra chiara media alla spina € 4,00
1 pizza margherita € 5,00
1 pizza diavola € 7,00
2 dolci-tiramisù € 9,00
In sintesi abbiamo mangiato più che discretamente, il servizio è stato cortese, preciso e veloce; il prezzo pagato mi sembra giusto; mi sento di dare tre cappelli, non di più, per il fatto che a me questo tipo di locali non va troppo a genio: molto grandi e dispersivi, ambiente sì piacevole ma “asettico”, tavoli troppo vicini, cantante a tratti molesto..
Lo consiglio, comunque, perché tutto sommato è andata bene e la cucina merita; se capita ci ritorno senz'altro, per assaggiare le pietanze del ristorante, con piatti romani e nazionali. Anche il reparto pesce sembrava assai invitante, i signori al tavolo adiacente il nostro hanno fatto il pieno di “cofane” di piatti di pesce di ogni tipo! Anvedi..
Consigliato!
[golosona]
20/02/2010