Mi accingo con questa a stilare la mia terza recensione sui ristoranti della Valle di Fassa (Trento).
II Venerdì Santo, in compagnia di una cara amica, mi reco presso questo ristorante eccellente, situato esattamente nel centro di Moena (m. 1.184 s.l.m.) nello stesso stabile del Post Hotel con il quale è collegato. ll ristorante non ha parcheggio, per cui, salvo che non si abbia la fortuna di trovare posto nel piccolo parcheggio non lontano (accessibile imboccando il vicolo situato quasi di fronte all'ingresso del ristorante stesso, appena un poco più a monte), consiglio di fermarsi preventivamente nell'ampio parcheggio in località "Navalge" che non è lontanissimo (all'inizio della strada per il passo di S. Pellegrino).
Questo ristorante è associato ad altri tre locali, tra cui il Foresta già da me recensito, nell'iniziativa "ristora Moena", che propone tra l'altro menu caratteristici a prezzi ridotti in bassa stagione, oltre che una pubblicazione sulla cucina ladina di Fassa.
Lo chef cura direttamente la preparazione di diverse materie prime e propone alimenti naturali particolari della natura e tradizione locale con particolare attenzione alla stagionalità. Solamente a pranzo viene proposto un particolare tipo di polenta integrale le cui sementi vengono macinate direttamente presso il locale con un piccolo mulino, che consiglio caldamente di richiedere a parte se non dovesse rientrare nel contorno previsto per i piatti che ordinerete, in quanto veramente merita.
L'ambiente non è grande, ma curato, elegante e tipico, i tavoli piccoli ma sufficientemente distanziati e "raccolti", la proprietaria e le cameriere abbigliate in costume locale.
Sul tavolo troviamo un cestino con diversi tipi di panini tirolesi fatti in casa.
Come "entrée" ci viene offerta (e dunque come per altre portate successive non computata nel conto) una tartara di tonno al sesamo su insalatina, delicatissima, squisita
Ordiniamo quindi due ravioli al ragout di coniglio e "bruscandoli" (ecco un ortaggio particolare di tradizione locale: sono germogli del luppolo che si presentano come una specie di asparagi estremamente piccoli e piuttosto consistenti). Ottimi. Il ragout è perfetto: semplice e casereccio, e raffinato ad un tempo.
A seguire due "nocette di cervo avvolte con la nostra pancetta al vino teroldego con spinaci e canederli alle prugne": i tocchetti di carne di cervo, tenerissimi e dal sapore straordinariamente delicato, si sposano al meglio con canederli davvero ineffabili, estremamente ben realizzati, morbidissimi, delicatissimi e raffinati
Ci viene nuovamente offerto un gelato di polenta con frutti di bosco: raffinatissimo, delicatissimo, perfetto; la leggerissima, appena accennata farinosità dell'impasto accenna vagamente alla consistenza della polenta.
Concludiamo con una sola porzione di "crema bruciata" (un budino di crema catalana in forma di morbida tavoletta) "agli agrumi" (alcuni spicchi d' arancia freschi oltre ad una sottile fetta di arancia candita) " con torta di 'fregoloti' " (sorta di biscotti tondeggianti col buco verosimilmente composti di farina di mais, nocciole, mandorle, ecc., lontanamente richiamanti la sbrisolona alla mantovana) accompagnata ad un'artisticissima sfera di filigrana di zucchero caramellato color dell'oro realizzata in un artistico ma naturale reticolo, come un cammeo)
Ci viene infine offerto un piattino di dolcetti traadizionali della regione: zelter (potrebbe vagamene ricordare il nostro "pan da Nadèl" ma infinitamente più tenero e dal giusto più delicato) e quella che parrebbe un'ulteriore realizzazione dei fregoloti (questa volta molto differente: non più a forma di biscotto ma di tavolette, e il trito sminuzzato in piccoli grani come croccante raffinato).
Accompagnamo le vivande con due calici di rosso altoatesino molto buono, di cui purtroppo non ricordo la qualità, e una bottiglia di acqua minerale gassata.
Alla fine ci intratteniamo con la padrona, che si dimostra particolarmente affabile per queste zone, in discorsi di tenore gastronomico su alcuni tratti dell'arte culinaria delle nostre due regioni.
Il prezzo pagato è di €90,50 che appare congruo.
In considerazione dell'alta qualità, raffinatezza, "autenticità" e genuinità dei cibi serviti, attribuisco senz'altro a questo locale 5 cappelli.
Imperdibile!!!
[joy]
10/04/2010
Molto interessante il tutto, da tenere in considerazione casomai uno capiti da quelle parti
Saluti