Finalmente posso recensire un altro locale parmigiano con un rapporto qualità prezzo in linea con i locali modenesi, vale a dire favorevole.
Si tratta di un rustico che ha cambiato diverse brevi gestioni tutte piuttosto fiacche, a dire il vero, ma sono sicurissima che questa avrà un grande successo sia per l'impostazione a menù fisso che per la fama di ottima cuoca che circonda la proprietaria, la quale proviene da anni di esperienza in un famoso ristorante della zona: La Cantinetta di Felino assurto ai primi posti delle classifiche parmensi e con prezzi piuttosto alti.
Dicevo che ci sono due tipi di menu' fissi: uno alla parmigiana per il mezzogiorno, credo venga proposto a 12,50 euro e un' altro di solo pesce per la sera a 35 euro .
Con due coppie di amici decidiamo quindi di provarlo.
E' una ex stalla con la casa del contadino ben ristrutturata, il ristorante è stato ricavato nella stalla con le classiche colonne e i soffitti a voltini . le pareti e le colonne sono di un bel giallo acceso, alle pareti alcuni quadri, sospensioni moderne per illuminare.
L'arredamento è caratterizzato da alcune credenze con alzata in arte povera .
C'è una saletta che ospita una quindicina di persone ideale per le compagnie e una sala più grande, la stalla appunto, con una decina di tavoli. Comode sedie di paglia e tavoli in legno apparecchiati con le tovagliette di carta gialla e tovaglioli di carta colorata. Classici bicchieroni a stelo da vino bianco e semplici bassi per l'acqua.
Quando arriviamo noi ci sono un paio di tavoli occupati, poi nel corso della serata si riempirà del tutto.
Veniamo accolti da una cameriera sorridente che ci accompagna al tavolo ad angolo, come richiesto. Una piacevole compilation anni 70 farà da sottofondo per tutta la serata. Ricordo solo la prima canzone "montagne verdi di Marcella Bella", poi le chiacchiere hanno preso il sopravvento
Ci viene indicato un tavolino al centro della stanza dove è sistemata una grande glacette con varie bottiglie di vino bianco che verranno scelte e stappate da noi, una simpatica trovata.
C'è del Prosecco, del Muller, Vermentino e altre etichette che non ricordo. Io scelgo una bottiglia di Roero Arneis Matteo Correggia e la porto al tavolo dove nel frattempo la cameriera ha servito due cestini contenenti 4 tipi di pane fatto in casa e tagliato a fette, che definire favoloso è poco: alle olive, alle noci, integrale e bianco.
Ci viene quindi servita l'acqua minerale gasata e naturale che con nostra sorpresa è imbustata in un sacchetto sigillato : è la prima volta che vediamo l'acqua minerale incartata proviene dal Castello di Vallio (Brescia).
Passano pochi minuti durante i quali mangiucchiamo il pane e degustiamo l'Arneis , dopodiché arriva il primo antipasto: Tartare di salmone con salsa piccante ed erba cipollina, molto buono e ben condito.
In successione arrivano delle sarde in saòr con uvetta e cipolle (io non mangio volentieri la cipolla ma questa è dolcissima e deliziosa) Alice marinata FINALMENTE nel limone , sedano e rapa a julienne conditi con ottimo olio toscano.
Segue un fantastico polpo a tocchi con couscous di cavolo. Questo fra tutti gli antipasti è quello che ha riscosso più successo, soprattutto per l'abbinamento piuttosto insolito ma azzeccato.
La prima bottiglia è finita e decidiamo di cambiare vino scegliendo il Vermentino di Bolgheri Donna Olimpia Obizzo del 2008, buono ma per me era meglio l'Arneis.
Terminati gli antipasti vengono cambiati i piatti per il primo in attesa del quale le due donzelle escono per una boccata di “ossigeno.....le seguo per ammirare il magnifico ed altissimo portico sotto il quale sono sistemate delle panche con tavoli ideali per cenare d'estate.
Intanto do un'occhiata al bagno che è esterno al ristorante, esattamente sotto la porta morta. Nulla di speciale ma dignitoso e pulito, ho l'impressione che d'inverno sarà gelido
Rientriamo quindi per i primi: mezzemaniche con dadini di tonno fresco, pomodorini e bottarga, veramente squisiti , a seguire orzo con seppie tenerissime con un sughetto rosso e un filo di pesto alla genovese tritato finissimo, quasi una crema, un'ottimo abbinamento che ha reso il piatto molto grintoso.
E nel frattempo anche la seconda bottiglia è sparita e prontamente sostituita da una di Prosecco di Conegliano Le Vigne Di Alice, discreto ma molto frizzante. Forse abbiamo sbagliato tutto, avremmo dovuto capovolgere la sequenza dei vini: prosecco, vermentino e per ultimo Arneis ma tantè
I secondi sono: tagliata di tonno con pistacchi, muggine al vapore con aromi e finocchi alla senape. Ci vengono portati in un unico piatto individuale.
Il tonno è morbidissimo, cotto alla perfezione e saporito, io unisco un filo di olio extravergine della val di Pesa ottimo.
Il muggine di per sé non è un gran pesce, anzi, ricordo di averlo mangiato poche volte, (i miei amici lo pescano nel Magra), ma non l'ho mai apprezzato perchè ho sempre sentito un leggero gustino di “fango”. Ebbene vi assicuro che questo era veramente ottimo, la carne morbida e delicata insaporita da profumate erbe aromatiche fra le quali ho riconosciuto la camomilla, un'altra chicca a mio parere.
I finocchi croccanti con una salsa di senape si sposano perfettamente con entrambi i pesci.
Il menù prosegue con una zuppetta di vongole veraci belle cicciottose e profumatissime, che però io non ho mangiato perché ormai sazia, ma le bocche femeliche dei miei amici le hanno spazzolate via con parecchi “slurp” di gradimento.
Dopo alcuni minuti la cameriera ci chiede se vogliamo proseguire o fermarci !!!!
Ovviamente ringraziamo e decidiamo di terminare con i dolci: le proposte sono due, torta di mele e coppa gianduia. Io scelgo la torta di mele che è sottilissima e particolare, è servita con una salsa al vino molto gustosa. La coppa gianduia è favolosa, ne ho assaggiato una cucchiaiata ma il buon senso mi ha suggerito di fermarmi.
Caffè per tutti tranne la sottoscritta e Calvados Domaine Dupont per i maschietti. Molto carinamente ci viene lasciata la bottiglia sul tavolo.
Per concludere ritengo questo locale, che sta prendendo il volo rapidamente, molto molto interessante, il cibo è cucinato con grande competenza da mani esperte, e si sente eccome!!!
Sulla freschezza del pesce non ho dubbi poiché il menù cambia tutti i giorni a seconda di quello che offre il mercato.
Le cameriere sono veloci, discrete , molto gentili e sorridenti, una caratteristica quest'ultima che apprezzo sempre.
L'ambiente è informale, se vogliamo proprio fare una critica la farei sull'acustica ma pare che non ci sia niente da fare ....
Abbiamo mangiato tanto e bene, speso 35 euro a testa comprese le bevande e i liquori.
Un locale dove tornare sicuramente molto spesso per provare piatti sempre nuovi.
Spero solo che non si montino la testa e che non aumentino i prezzi.
5 cappelli super mertitati.
Imperdibile!!!
[evina]
04/05/2010
......speriamo poi che non lievitano i prezzi