Per questa recensione comincio dal fondo, cioè dal conto, che è stato di 13 euro, perché è forse il fatto più significativo.
Io e i miei due guardalinee abbiamo appena finito la nostra bella partita in quel di Costalunga, sul confine col vicentino, e sto riportando alla base la comitiva quando, all'unisono, i miei collaboratori, panza-discretodotati, mi propongono di allungare un po' verso Zevio e di fermarsi in questa trattoria/pizzeria dove, ogni tanto, al venerdì, con i loro compagni (arbitri) di bagordi, annegano in un po' di alcol le difficoltà di questa attività , coprendola anche con costate enormi e pastasciutte da delirio.
Il locale è semplice e abbastanza piacevole, niente di chè, si presenta più come pizzeria che come trattoria. La giovane camerierina, piccolina, simpatichina e sveltina. I bagni non proprio puliti puliti, per la verità .
Sono le 23,15 e, nell'attesa che qualche altro buongustaio in giacchetta nera finisca la sua partita e arrivi lì, ci portano un piatto colmo di fettine di salamino piccante cotto nel forno della pizza. L'idea demenziale è di un altro arbitrone (nel senso di dimensione, quelli che arbitrano i dilettanti di solito non sono filiformi come i professionisti...), il quale ama così tanto il salamino piccante da ordinare poi una pizza al salamino piccante (sudoooore...! ). Il piatto raddoppia in breve e poi triplica grazie alla camerierina che, evidentemente, conosce già questo tipo di clientela.
Adesso siamo in sette ed almeno sei sono senza fondo (io dovrei essere il settimo, quello “normale”) (almeno, così cerco di millantare...).
Salamino regolare, o quasi, perchè ci ho bevuto dietro un mezzo litro di minerale gasata e un quarto di Restino, un bianchetto frizzante a fermentazione naturale, da 10,5°, mi sembra proveniente da Campogalliano, buonissimo anche questo, a perlage grosso, andava giù fresco che era un piacere. Non posso definirne molto il profumo per l'allergia che incomincia ad arrivare, infida, in questi giorni, né posso definirne il sapore perché, a causa del salamino, avevo la bocca di fuoco, infierno de fiama.
Di primo scelgo fettuccine al sugo di lepre, che arrivano dopo dieci minuti, il tempo di cuocere la pasta. Ad altri arriva la costatona di manzo, o la bisteccona di scamone senz'osso, entrambe con patatine fritte, o una pizza enorme, spettacolosa a vedersi.
Belle fumanti, le fettuccine, anche se non fatte in casa, sono squisite, con un sughetto delizioso e ben attaccato alla pasta, spolverate di prezzemolo e grana. Ma, soprattutto, me le portano in un piatto da pizza e la porzione è di circa due etti e mezzo di pasta. Cioè, sono due porzioni abbondanti, o tre normali, solo per me.
Gli altri spazzolano via tutto. Io, miserino, faccio fatica a finire... anche perché, poi, i miei simpaticissimi e cornutissimi colleghi ordinano un grosso e ricolmo vassoio di patatine fritte (in aggiunta alle patatine fritte che già erano state loro portate con le bisteccazze), di quelli che quando prendi con le dita una patatina di mezzo, te ne crollano setto otto sulla tovaglia e tutti le brincano quasi al volo, schiaffeggiandosi le mani.
Si sa, spesso gli arbitri sono figli di padre ignoto, mentre la madre... è ben nota. Quindi, mentre io mi smarco ad introdurre le fettuccine in bocca, a masticare e ad inghiottire, la discussione della serata verte, come di solito accade anche ad arbitri pagati per questo, e ben smaltati con fondotinta in TV, sulle osservazioni ad un altro arbitro.
Le patatine erano buonissime, bollenti, appena fritte, seppur, credo, tirate fuori da un sacchetto surgelato, ed il vino e l'acqua vanno giù a gogò, la camerierina ne porta ancora.
Parlar male degli arbitri è facile.
Molto difficile è fare l'arbitro in modo equilibrato, usando il buon senso. Difficile anche perché l'equilibrio ed il buon senso, a causa dell'agonismo in campo e del tifo esasperato fuori, non sono sempre peculiarità dei 22 in campo, degli altri 15 in panchina, dei dirigenti e del pubblico (a noi dilettanti mancano solo i giornalisti...), tutti che tirano l'acqua al loro mulino, spesso super sapienti senza aver mai provato ad arbitrare.
Qualche volta capita anche di non vedere perché si è coperti, a volte accade anche di sbagliare all'arbitro o comunque di prendere una decisione discutibile, perché la velocità del gioco non aiuta per niente. Ma, se sbaglia un gol un attaccante, pazienza... Se causa un rigore un difensore, amen... Se fa una gaffe e prende un gol il portiere, succede... Con gli arbitri invece, per usare un detto spesso a loro rinfacciato, non si usa lo stesso metro.
Cionondimeno, come in tutte le categorie, più di qualcuno di essi risulta un po' troppo arrogante o, per dirla con il Trap, proprio strùnz!
Cosa c'è di meglio che addolcire la polemica col dessert?
Per me arriva una torta simile a quella che ho mangiato alla Locanda �800 qualche giorno fa: pan di spagna alternato a panna e frutti di bosco. Non posso certamente dire che fosse dello stesso eccezionale livello, ma comunque buona. Gli altri: dal semifreddo artigianale al tartufòn industriale preconfezionato.
Caffè per tutti, escluso me. E poi? E poi un liquorino di fragoline di bosco, squisito... E poi? E poi un limoncino, altrettanto squisito... E poi? E poi il conto perché è quasi l'una di notte, arriverò a casa alle 1,40 e il giorno dopo ho la biciclettata a Medolla.
Non è un posto per coppiette e per luci soffuse, non è un posto di "gran" classe. Ma per una semplice cena di classe, cioè di scuola o d'età , o per un gruppo sportivo, o per far un po' di casino, penso che, se uno è in zona, vada proprio bene. Quindi, cappellatura che sale un po' per quanto abbiamo pagato e da tarare sull'occasione adeguata.
Forse, chissà , il prezzo ha risentito delle precedenti frequentazioni dei miei colleghi, però... 13 euro, caspita, sono proprio pochi...!
Consigliatissimo!!
[Lucy...ah]
05/05/2010
Mi piace la descrizione della camerierina e del piattazzo di fettuccine che ti sei sbafato....e poi dici che sono senza fondo i tuoi compagni???
L'altro dei due Carlo Re saresti tu per caso????