El Begà l l'è nero come �l calùseno (la caligine), in tutti i sensi. La sua faccia, segnata dal tempo e scurita dal sole, è identica a quella di Ligabue. Ligabue pittore. Compresi i baffetti dritti sotto il naso, che ultimamente si sono un po' allargati con qualche filo bianco, per le quasi settanta primavere. Posso dire che negli ultimi 15 anni siamo diventati amici, nonostante le nostre accese discussioni politiche, perché il più delle volte siamo su posizioni diverse... Diverse è un eufemismo. Non ci sono molte sfumature col Begà l. Contrapposte, meglio.
La Cantina Begali Lorenzo è un'azienda familiare ed è ad un paio di chilometri da casa mia. Io ci vado spesso. Gli ho curato la ristrutturazione e l'ampliamento della cantina e adesso sto seguendo un progetto per installare il fotovoltaico sul tetto. Se si realizzerà , sarà un po' come... la conversione di S.Paolo!
Su una cosa però sono sempre d'accordo con lui e non potrebbe essere diversamente: fa del vino molto buono, uno dei migliori della zona.
La degustazione in cantina costa 15 euro e comprende cinque calici del vino di produzione, più uno spuntino con cose buone. Il tutto da concordare previo appuntamento telefonico. Se si va là senza avvisare, si rischia qualche volta di non trovare nessuno.
Attenzione anche al ritorno in macchina... meglio munirsi di autista astemio... o programmare una bella passeggiata smaltitrice per la Valpolicella dopo la visita alla cantina.
Primo calice: Valpolicella Classico. La zona di produzione di questo e degli altri vini è quella pedemontana nell'area della contrada di Cengia, sotto l'altro versante della collina dove abito io, nel cuore della Valpolicella classica. Questo vino fa 12,5° ed ora si beve il 2009. Va consumato giovane, è di colore rubino, profumo delicato, sapore secco. La vinificazione viene fatta subito dopo la raccolta e non c'è praticamente affinamento, se non per poche settimane in contenitori d'acciaio, poi imbottigliato. Di solito è il vino con cui si comincia il pasto, cioè sta bene con i primi. Costa 6 euro la bottiglia.
Secondo calice: Valpolicella Doc Classico Superiore Ripasso. Mmmmm... supersquisito! E' il classico di prima, fatto rifermentare sulle vinacce dell'Amarone. Ha quindi 13,5° e di solito un anno di più del classico semplice (adesso si beve la vendemmia 2008), perché viene affinato per un anno in botti di rovere di Slavonia da 2000 litri (grandi, quindi). Il particolare della dimensione delle botti non è secondario, perché è ovvio che più le botti sono piccole, più il vino sta in proporzione a contatto col legno e ne riceve sostanza e sapore. Il colore del Superiore tende di più al granata, il profumo è più intenso, il sapore più deciso. Sta bene con carni rosse. Costa 10 euro la bottiglia.
Si comincia a sudare leggerissimamente.
Inutile che vi dica che entrambi sono molto buoni.
La tecnica di lavorazione mi sembra importante da precisare, perché nel caso del vino (e anche in altre occasioni) diventa anche una caratteristica ed una peculiarità del territorio.
Evidenzio anche le numerose segnalazioni del Gambero Rosso, dello Slow Food Editore per l'ottimo rapporto qualità prezzo, cinque grappoli da parte dell'AIS Duemilavini, vino d'eccellenza per le guide dell'Espresso, menzioni d'onore per Buoni Vini d'Italia e altre storie che no me ricordo più.
Terso calice: Tigiolo, un vino eccezionale ad indicazione geografica tipica, fatto anche con uve di cabernet sauvignon (le altre uve sono per lo più corvina e rondinella), appassite fino a novembre. Fa 14,5° e adesso si beve il 2006, perché viene affinato per due anni in legni tonneaux di rovere. Il colore è un rosso rubino carico, il profumo sempre molto intenso, il sapore più speziato. Si beve ottimamente con carni e salumi. Costa 15 euro la bottiglia.
Ogni tanto, si taglia con gli stuzzichini, se no guai!
Quarto bicèr, hic... : Amarone. Osteria che bon!! Viene fatto con uve lasciate appassire fino a gennaio, dopo aver selezionato i grappoli migliori e con pochi acini (per evitare muffe). Fa 15,5° e adesso si comincia a bere il 2005, perché viene affinato per tre anni in tonnò, sempre de ròaro, rovere da 500 litri. Il colore l'è propio rosso granata, il profumo è più intenso del Tigiolo e ugualmente speziato, il sapore “caldo”, con un corpo bello pieno. Costa 24 euro la bottiglia.
Esiste anche il Monte Cà Bianca, come Amarone d'elite, da siòri, con caratteristiche migliori del precedente. Non viene dato da bere nella degustazione, perché aprire una bottiglia, comincia a diventare problematico. Viaggia intorno ai 16° e subisce quattro anni de sponsamento, hic, affinamento (ora si sta cominciando a bere il 2004) in barìc de ròaro francese da 225 litri. Costa 36 euro la bottiglia.
Ideali, gli amaroni, per arrosti, selvaggina, grigliate e con formaggi stagionati.
E anca sensa gnente , ma solo un assaggino picolo picolo picolo però eh...
Quinto goto: Recioto, el se cià ma così parché el vien fato co le “recie”, cioè con le parti esterne del grappolo, quele che cià pa più sol, lasciate appassire in granà r (fruttaio) fin a febrà r. Fa circa 14° e il Begà l lo lascia affinare in tonnò par un ano... hic. In questo modo rimane molto dolce. Il colore è rubino intenso. Il profumo ricorda la frutta (uva...), ma anca sirèse, ciliegie... . Sta bene con tutti i dolci. Il Recioto è solitamente fatto con uva rossa, ma in rari casi (non qui dal Begà l) è anche bianco.
Dimenticavo due cose importantiiii!... hic!
Chi compera bottiglie ha la degustazione gratis et amore Dei (e finisce sempre così)...
I prezzi delle bottiglie sono quelli in commercio, ma, acquistate in cantina, lui ti fa lo sconto, sicuro come l'oro, (bisogna solo contratà r)
Lu-ci-da-mente (per me ci vuol ben altro... tseh!), torno a casa a piedi, risalendo, solo un po' in disordine, la valletta che avevo disceso con orgogliosa sicurezza.
Imperdibile!!!
[Reginalulu]
16/05/2010
E credo che al secondo calice già avrei visto tutto triplo
Un'esperienza che però mi piacerebbe molto fare
Grazie delle belle descrizioni dei tuoi luoghi del cuore