Con le previsioni del meteo decisamente pessime anche per il week-end l'unica cosa che si può programmare senza rischiare di essere travolti dall'alluvione è un pranzo al ristorante, e siccome ho voglia di mangiare la tagliata con l'acciugata di Gianni prenoto un tavolo per 3 per domenica.
Una volta usciti dal casello di Barberino e seguendo sempre la direzione Prato-Calenzano, si supera la prima rotatoria, che porterebbe al parcheggio dei ristoranti “Marisa” e “Cosimo de' Medici”, si supera la seconda rotatoria, che porterebbe all'outlet, si supera la angusta traversa che porterebbe al parcheggio del “Ristorante Il Paiolo” e come recita il cartellone pubblicitario posizionato proprio dopo questo ultimo bivio, dopo esattamente 5000 metri si arriva belli comodi al parcheggio del ristorante che alle ore 13,00 è già murato di macchine… c'è anche un pullman di Maranello!
Da quando è stato aperto l'outlet, e come in passato più volte il gestore ha fatto notare, la domenica è sempre una giornata caotica, quindi è consigliabile la prenotazione.
Come colpo d'occhio l'ubicazione è bucolica… il piazzale del parcheggio si affaccia su una verde vallata che sembra dipinta col pennarello, da una parte del sentierino di campagna che passa da lì spunta un gruppetto di camminatori in tenuta da montagna (non oso pensare che dove stiano arrivando a piedi), l'aria è frizzantina dal piazzale si sente già l'odore della brace e intanto è spuntata una specie di sole.
Un occhio veramente attento, ma molto attento, potrebbe anche notare che il ristorante si vede da lontano anche dall'autostrada A1, una volta superata la galleria “Le Croci” infatti, si può notare l'edificio giallo!
Il ristorante è costituito da due ampie sale, dall'aspetto rustico, ma curato, con muri di pietra a vista e con enormi vetrate che corrono lungo tutti i lati che affacciano sulla vallata che rendono l'ambiente è davvero luminosissimo.
Nella sala dove sono seduta io campeggia su un muro un quadro col disegno tutto verde della vallata, lo stesso poi riprodotto anche nel biglietto da visita del ristorante.
Ci accomodiamo al tavolo e dopo nemmeno cinque minuti arriva il gestore a prendere le ordinazioni che ci recita a voce.
Devo dire che, in generale, non ho particolare simpatia per il menù recitato, non potendo mangiare dieci portate dall'antipasto al dolce, come vorrei, e dovendo selezionare e dosare le calorie, io leggo sempre tutto il menù fino al dolce e poi decido… dovendolo invece ascoltare, a parte che qualcosa mi sfugge sempre, mi tocca fare la figura di quella che appena seduta chiede, appunto, informazioni sui dolci. Vabbè, tanto qui da Gianni c'è la vetrina dei dolci all'ingresso, ho già dato una sbirciata e ho già visto che c'è la cioccolato e semolino, stavolta almeno eviterò questa figura.. E cmq siccome, come ho detto, qui vengo spesso, e so già dove andare a parare, la mancanza del menù è tutto sommato sopportabile…
Ordiniamo:
1 antipasto di crostini misti
1 antipasto di solo salume
1 porzione di gnocchi di patate ai fiori di zucca
1 bistecca alla fiorentina da 1,2 kg
1 tagliata all'acciugata
1 patate al forno
1 verdure fritte
½ litro vino rosso sfuso
Cantucci e vin santo
Acqua e caffe
Dopo un'attesa brevissima, soprattutto considerato che le sale sono piene.. dev'esserci per forza anche il pullman di Maranello.. arrivano gli antipasti.
Il salume non è eccelso, mentre i miei crostini invece sono buonissimi, una porzione da 4 pezzi: ai fegatini, ai pomodori e due polentine una con sopra ragù e una con i funghi porcini. Mi verrebbe da dire che la porzione è scarsina, in realtà alla fine sarà più che sufficiente.
Arrivano gli gnocchi di patate; purtroppo ne arrivano due porzioni invece dell'unica che avevamo ordinato e che avremmo voluto dividere in due. Oddio “purtroppo” di fronte ad un piatto di gnocchi è un termine eccessivo, ma proprio perché avevamo calibrato le ordinazioni, la portata in più ci impedirà di arrivare ai dolci.
Gli gnocchi sono divini: porzione abbondante, servita in un piattone piano, con piccolissimi, e quindi delicati, fiori di zucca conditi con una salsa di panna, parmigiano e pepe davvero saporita.
La bistecca ci viene mostrata prima da cruda; bella grossa, alta almeno tre dita e ovviamente al sangue che però stavolta io non assaggio per dedicarmi alla mia tagliata.
La tagliata in questo ristorante viene proposta con tante varianti di condimento; vado a memoria.. alle erbette, con i carciofini e il grana, ai quattro pepi, una con l'aceto balsamico e qlc altro ingrediente che ora non ricordo, e la mia preferita, all'acciugata, motivo quasi esclusivo per cui ho scelto questo ristorante.
Si tratta di un condimento composto, da acciughe e capperi “appassiti” (non mi viene altra parola, questa è orrenda, lo so) sul fuoco con olio.
Convengo che detta così, un pesce, sulla carne, possa sembrare un'eresia ma vi assicuro che invece il risultato è fenomenale, anche perchè ovviamente, una volta assaggiata non si percepisce al gusto il sapore di pesce, ma solamente il salato.
E anche stavolta è veramente superba…
Meritano una menzione anche i contorni; le verdure fritte (zucchine, carciofi e melanzane) sono croccanti e non unte, tanto che si fatica a vedere l'olio nel piatto, così come sono sontuose anche la patate al forno con gli odori: croccanti, e gli odori non sono, come dire, i pezzettini piccoli di spezie in barattolo, ma veri e propri pezzi interi di salvia e di rosmarino…
Purtroppo dopo l'ultima patata, siamo quasi tutti al collasso.. non ce la faccio proprio ad arrivare alla mia adorata torta al cioccolato e semolino che mi guarda mestamente dalla vetrina…. Solo uno di noi prenderà i cantuccini col vin santo.
Il conto finale si fa alla cassa, i conti li fa tutti a mano il proprietario/gestore che comunica il conto finale a voce senza distinguere i singoli importi; noto solo il prezzo della bistecca (€. 42,00 al chilo) perché andando chiaramente a peso di quello ha fatto il conteggio preciso su un foglietto.
Conto finale €. 105,00 arrotondato a 100,00 pari a €. 33,33 a testa che, in considerazione della qualità, quantità delle porzioni, celerità del servizio, reputo più che onesto se non addirittura conveniente.
Come forse ho lasciato intendere, adoro andare a mangiare in questo posto; trovo tutto buonissimo (nb anche la ribollita qui è fenomenale, ma come detto, la vita è dura… bisogna compiere delle scelte… anche a tavola), il gestore è sempre cordiale e simpatico e, tranne la domenica quando c'è il pienone, nelle altre giornate non manca mai di fare due chiacchiere al tavolo; e mai possa sembrare che io abbia perso di obiettività, preciso che ogni volta che ho portato qui a pranzo o cena altre persone, sono sempre rimaste soddisfatte tanto da ritornare poi anchìesse anche per i fatti loro.
Ovviamente 5 cappelli!
Imperdibile!!!
[Fiore72]
20/05/2010