Week-end a Trento: seconda parte
Tra i locali dove mangiare cucina tipica trentina/tirolese, c'è in pieno centro l'antica birreria Pedavena. Rispetto a quando ci andavo io, anni fa, per una pizza con amici, questo locale è cambiato e si è notevolmente ingrandito. Scomparso l'arredamento di una volta, ora tutto è moderno, grande e un po' troppo confusionario per i miei gusti. Si possono vedere attraverso le vetrate gli impianti di “fabbricazione della birra”, tipo enormi tubi e "alambicchi" in rame, suggestivo! La clientela è soprattutto giovane, almeno il sabato sera, e c'è davvero tanta gente!
Oltre alla birra, di diversi tipi e di loro produzione, imperdibile, offrono pizza, non granchè, e cucina trentina, ovvero piatti a base di canederli, carne salada, stinco di maiale, polenta, gulasch etc… Non mancano i dolci tipici, come strudel e panna cotta.
Sabato sera siamo venuti a mangiare qui, io, Mauro, la mia amica e suo fratello. Si fa fatica a trovare un posto perché come dicevo il locale è sempre affollato, specie di giovani “assetati”, oltretutto c'è la festa del patrono per cui la città è ancora più affollata e animata, bellissima!
Troviamo un tavolo per noi e dopo un bel po' di attesa, giustificabile visto il pienone, riusciamo a ordinare:
-1 Spatzle allo speck per me: gnocchetti verdi di spinaci, conditi con panna e speck; piatto abbondante e gustoso, panna fortunatamente non eccessiva
-2 Piatti Pedavena (Goulash, carrè di maiale, wurstel, canederlo, crauti, polenta) per i maschietti: anche questi abbondanti e saporiti, ho assaggiato dal piatto di Mauro: niente da dire sulla carne di maiale, sicuramente appetitosa, un po' bruciacchiato il wurstel, polenta e canederlo nella norma, ma i crauti proprio non mi vanno giù; i due trentini invece li gradiscono molto
-Carne salada e fasoi per la mia amica: piatto stranamente poco abbondante ma niente male come sapore.
-Terminiamo con uno strudel e due panne cotte ai frutti di bosco: discreti.
-Da bere, tanta acqua visto il caldo e i piatti salati e naturalmente birra. Io vado a Weissen, che è una delle poche birre che mi piace (e questa mi piace molto, anche se ammetto di non intendermene), gli altri non ricordo.
Conto totale 88, ci sta visto quanto abbiamo mangiato e bevuto.
Riepilogando: ambiente simpatico, sicuramente giovane, molto “caotico”
Servizio: lento ma gentile
Cibo: lasciate perdere la pizza, concentratevi sui piatti tipici, che sono abbondanti e buoni, se gradite quel tipo di cucina, un po' pesantuccia, a base di carne di maiale e di polenta, di crauti e funghi, molto “invernale” insomma.
Usciti da lì, ci catapultiamo nella notte trentina. Il ristorante si trova infatti all'angolo con la centralissima Piazza Fiera, e questo we ci sono le feste vigiliane. Questo vuol dire: spettacoli in costume medievale, come la disfida ciusi-gobi (una sorta di serata estense per intenderci), con polenta finale ; mercatino lungo le vie del centro; fuochi d'artificio spettacolari e a una certa ora musica in piazza. Lasciati gli ometti stanchi a casa (non hanno più il fisico, loro) io e la mia amica torniamo in piazza Fiera dove ci buttiamo nella mischia e balliamo fino alle tre del mattino! E mi sembra di esser tornata ragazza, quando andavo con le mie amiche a ballare tutta la notte. Ora, tutta la notte non riesco più, il male alle gambe si fa sentire, ma mi sono divertita lo stesso tantissimo! Bella musica, bella gente (dai ragazzi saltellanti ai cinquantenni che osservano divertiti a braccia incrociate), bella nottata
Domenica sera lascio con un po' di magone Lara e Trento e passo davanti alla mia vecchia casa. Un ultimo saluto e… addio monti.
A poco a poco le montagne scompaiono e provo una piccola fitta di nostalgia... che scompare quando, tornata a casa, assisto a uno dei tramonti più belli e infuocati che abbia mai visto. Tramonti che le montagne mi hanno impedito di vedere per anni. E subito mi si riapre il cuore, come a dire: ogni angolo di questo nostro Pianeta racchiude il suo fascino, la sua bellezza, basta aprire gli occhi e saperne godere!
Consigliato!
[carolingio]
01/07/2010
(ma anche il posto non mi sembra male, magari andarci non di sabato...)