Frequento questo locale dalla sua apertura (fine '90? , direi). All'epoca Bologna non era costellata di take-away di Doner Kebab e questo locale di cucina greca in pieno centro (a fianco del Teatro Comunale, tra via Zamboni e via delle Moline) era un reale tocco di esotismo in un paesaggio di pizzerie, studenti universitari, osterie e … punkabbestia.
Questa volta, è come sempre, e le cose che scrivo adesso del locale le avrei potute scrivere anche per visite di 5 o 10 anni fa.
� il sornione gestore greco che ci accompagna al tavolo prenotato, sempre con un sorriso complice e con l'aria di uno che stia risolvendo un problema e ci stia pensando su (in realtà è l'unico tavolo libero, è tutto pieno come al solito, sono quasi le dieci), la cameriera arriva subito per i menu e poi a dire i piatti fuori menu, veloce e simpatica (così sarà tutto il servizio).
Come al solito si sta un po' stretti, tavolini piccoli e tanta gente intorno: è un locale da compagnia e da chiacchiere a voce alta, e bisogna fare un po' di attenzione a non farsi urtare dalle persone che passano e a non urtare bottiglie e altro nei propri movimenti verso i piatti…. Lo so che detta così non è il massimo, ma a me il posto è sempre risultato famigliare e accogliente, sarà anche il fatto che non è mai cambiato in nulla (dagli arredamenti alle persone e alle pietanze), e che anche questa serata passa in scioltezza a mangiare e a sparare due cavolate tra amici.
Ma veniamo al sodo:
7 mangianti (detti anche stomaci, dal greco: stoma) vs.:
5 antipasti
7 piatti principali (gyros o souvlaki)
Pita
4 caraffe vino
2 btg acqua
7 caffè
14 liquori / amari (7 pagati, 7 offerti)
conto di 21 euro a testa.
Il mio piatto principale sono spiedini di maiale (souvlaki), belli grassi e appetitosi, serviti con insalata greca (un po' di pomodori, cetrioli e olive + tanta feta, il formaggio greco, tanto per alleggerire!) e tzatziki (la salsa di yogurt acido di pecora e cetrioli). Questa salsa tzatziki è il top della serata, è cremosa e ci sono sicuramente spezie dentro che la rendono interessante e non fanno pesare l'acido, e ci faccio pure la scarpetta finale con il pane greco (pita), anch'esso semplice e molto buono.
Come antipasti assaggiati:
- Formaggio saporito impanato: poco saporito, nonostante il nome. Secondo me andava scaldato e fuso ancora di più, e servito più caldo. Così così.
- Polpette di polipo: leggere, con un ripieno di patate e ceci (direi….) e qualche spezia tipo anice. Buone, un po' bruciacchiate all'esterno.
Vino: vino greco in caraffa, senza pretese. Meglio il bianco, leggero, fresco e un po' aromatico, rispetto al rosso, veramente con poca struttura (una specie di “lambrusco della casa” fermo).
Finisco con l'ouzo, liquore greco d'anice. Per chi non lo conoscesse: diciamo, è un po' il pastis greco, magari più forte e secco, ottimo dissetante a fine pasto diluito con acqua.
Beh, che dire, in una parola: onesto. Si mangia bene (ma non eccezionale) spendendo poco (ma senza regali), in un locale alla buona e non raffinato (ma pulito e simpatico).
Consiglio: assaggi di pita e salse!
Consigliato!
[Reginalulu]
10/07/2010