Tour de France gastronomico con contorni Â? 5

Manco a farlo apposta, anche ad Aubigny (bel village fleuri, una trentina di km. a nord di Bourges) c'era il mercato alla mattina. E' il terzo in quattro giorni, per la felicità di mia moglie. Io sbuffo un po', ma poi vedo che è bello, particolarmente non turistico, tutto di francesi (basta non starci esageratamente... e troviamo una mediazione).
Per limitarsi solo al settore alimentare poi, questi mercati bisognerebbe segnarseli, perché le cose da comperare, specie frutta e qualche verdura da consumare fresca, come facciamo noi due, sono eccezionalmente buone e con prezzi parecchio bassi. Ci sono poi banchetti afrodisiaci con spezie di tutti i tipi, con olive di tutti i tipi, con aglio di tutti i tipi, per non parlare di formaggi, miele, marmellate, galletti cotti al momento, granchi, aragoste, paelle, altri pesci cucinati lì... che profumi...!

Durante la Guerra dei Cent'anni, i francesi, invasi dagli inglesi, chiesero aiuto agli scozzesi che vennero giù e lì, insieme, vinsero quella battaglia. Da allora, ogni anno, c'è una festa franco-scozzese ad Aubigny, le tende dei negozi sono di tela scozzese, il castello è quello dove visse parecchi anni Maria Stuarda. Dovevamo andare in Scozia, l'abbiamo trovata qui (ed è solo l'anticipo...). Alla sera torniamo in città.

Il centro della Francia ci propone una realtà molto più povera della Costa Azzurra e di Parigi, forse più vera. L'arredo urbano di Bourges è un po' scadente. La pavimentazione, in grosse bindelle di trachite, è quella sconnessa di 3-400 anni fa, si rischia una tibio-tarsica ad ogni passo. C'è parecchio sporco in giro, erbacce a bordo strada anche in città. Solo la cattedrale è imponente per la sua bellezza e altezza, e poi c'è il bellissimo palazzo di Jacques Coeur, ministro delle finanze di re Carlo VII. Tra queste due opere grandiose, le strade pedonali Bourbonnoux e Coursarlon, bordate da casette a crocicchio (poche ristrutturate), si incrociano in una bella piazzetta con brasseries affacciate con i loro tavolini. E' qui che il falchèto vuole insistentemente mangiare stasera, nonostante i miei mugugni (diffido delle cose troppo turistiche...).

Seduti al tavolino rosso, sotto un gazebo rosso, nel plateatico che dà sulla piazzetta, possiamo osservare i passanti come due bravi fancazzisti in ferie, sorseggiando una birra Heineken (non avevano molta varietà), nell'attesa delle nostre due salades e lasciandoci cullare da un soletto tiepido, che a fatica raggiunge i 22° (termometro di un negozio).
Il sogno è interrotto bruscamente da un camion della raccolta immondizie che invade la zona pedonale e si ferma a 7-8 metri da noi, a motore acceso. Ho inutilmente sperato che se ne andasse prima che arrivassero le salades, ma così non è stato.

La mia era una Berry, dal nome della provincia, a base di lattuga, pomodori, cubettini di patatine fritte (da 1,5 cm. di lato), crostoni con il fois gras (di che tipo non si sa), magret de canard fumè, ovvero petto d'anatra crudo affumicato, e stomachini di pollo cotti.
L'altra si chiamava Landaise, sempre con lattuga, pomodori, cubettini di patatine fritte uguali agli altri, ma i crostoni avevano sopra il crottin di capra semifuso (arridàjje...), poi c'erano pezzetti di prosciutto crudo locale tagliato grosso, ed infine i lardons, pezzettini di pancetta non affumicata cotti in tegame.

Gli spazzini si sono messi a chiacchierare con un negoziante dopo avergli svuotato il cassonetto, con odoroso effluvio sparso per la via, che ben si amalgamava a quello del gas di scarico del camion. Solo a metà salade i signori decidono di ripartire, con una bella infumentata supplementare. Non hanno però sgommato col camion (è difficile farlo), bisogna sempre guardare al lato positivo delle cose.
Facciamo appena in tempo a notare l'aspetto peggiore delle due salades, e cioè le patatine annegate nell'aceto del condimento, tutte smorlaccate e fredde... un piattino a parte noo? Per il resto non era neanche male, l'insalata era curata abbastanza bene, discreta la carne, i prosciuttòn, il fois gras... particolare l'aroma del camion delle immondizie, ma non era colpa della brasserie...

Che dire? Poteva andare meglio?
Qualcosa sì, ma tutto sommato non credo che potesse andare tanto meglio (a parte il camion), abbiamo speso 12 euro a testa, comprese le birre, il giusto, ma la colpa è anche mia che non ho avuto la voglia di proporre alternative. Di fronte al Jacques Coeur c'era un ristorante carissimo (e di buona cucina, secondo le recensioni lette prima su Internet), che però ugualmente non m'ispirava...

Bourges-città ha in parte deluso, molto meglio i dintorni. La cattedrale è patrimonio mondiale dell'Unesco, ma il resto è un po' abbandonato a se stesso... non penso fosse tanto diversa la situazione quando la cattedrale fu costruita... anche adesso mendicanti un po' dappertutto... uno all'entrata della chiesa quando andiamo a messa... ma quando siamo tutti dentro, io torno fuori per curiosità e vedo che lui si sposta in là a bere birra fumandosi la cicca... miserie anche qui...
I parcheggi sono rigorosamente gratuiti in tutta la città. Ora, non dico pagare 2,50 euro all'ora come a St. Tropez, ma un misero eurino, magari condonato ai residenti meno abbienti, consentirebbe all'Amministrazione pubblica di mettere a posto tante cosette.
Concludiamo la prima parentesi centrale francese con un giudizio sempre positivo per villaggi e campagna, ma passare ancora da questa città... no, non m'invoglierebbe.
Anche in questo caso, nell'incertezza del giudizio, abbondo leggermente perché la salade nel complesso non era male male. In questo posto però è consigliabile prendere solo la birretta, guardare quelli che passano e... attention au camion...

Buono