Procedo qui alla mia decima recensione della serie dei ristoranti delle Valli di Fiemme e Fassa (TN)
Questo localino molto simpatico, a conduzione familiare (fam. Giacomelli), ha la particolarità di essere situato in una piccole valle montana molto isolata, lungo la strada che da Pera di Fassa (praticamente di fronte al campeggio Soal) conduce al Passo Gardeccia.
Si sale svoltando a sinistra, per chi proviene da Pera (cartello "Gardeccia"), prima dell'abitato di Mazzin, e dopo pochi tornanti e 2 Km circa di strada asfaltata molto ripida si lascia l'auto in località Monzon (m. 1.510 s.l.m.) parcheggiandola a lato della stretta stradina, quello (molto) esposto a valle: la cosa quasi sempre riesce, ma è meglio non arrivare troppo tardi per non rischiare di non trovare posto per parcheggiare. E il parcheggio, di giorno, è d'obbligo, in quanto dopo la suddetta località il traffico non è consentito, mentre lo è nelle ore serali.
Il ristorante è sito in località "Soal" ad un'altezza di circa 1.570 m. s.l.m., ad una distanza di m. lineari 900 dal punto in cui si parcheggia, raggiungibile eprcorrendo una stradina sterrata in leggera salita transitabile unicamente a piedi (20 minuti dice il gestore: 10 minuti ad opera del sottoscritto che procedeva di buon passo in quanto minacciava pioggia ...) o in bicicletta.
Essendo il percorso tutto sommato breve, consiglio di farlo a piedi (resistendo alla facile tentazione di giovarsi del servizio di pullmino gratuito a cura del locale che su richiesta può venire a prendere i clienti all'abitato di Monzon dove si è lasciata l'auto): il panorama che si gode durante la salita (sulla vallata con l'abitato di Pozza e Pera sul versante sinistro, e sulle montagne circostanti di fronte e sul lato destro) è superbo.
Il locale è sito in una graziosa baita in legno isolata in mezzo alla vallata, dotata di giardino con sedie e tavoli in legno, sdraio, ed attrezzato con giochi e simbolica "palestra di roccia" per bambini.
L'interno non è di grandi dimensioni (anche per questo è consigliabile prenotare) e ben arredato con gusto secondo tradizione locale.
All'ingresso una saletta con tre o quattro tavoli e bancone bar; al piano superiore una sala abbastanza grande con arredamento tipico e soffitto a casettonii in legno chiaro.
Particolarità: sul tavolo una piccola candela dal profumo di limone è adagiata su un letto di graniglia per polenta (la stessa che poi descriverò nel seguito) all'interno di una coppetta in vetro.
Pane affettato di di due tipi, uno bianco e uno nero, di formato similare, che non promette nulla a vedersi, ma genuino e casereccio, fatto da loro "con le mani". Questa volta aromatizzato, direi con cumino.
In altre occasioni viene servita una particolare polenta integrale composta di granturco e grano saraceno, questa volta invece la celebre "polenta di Storo", integrale ma di solo granturco.
Menu tipico trentino con una discreta scelta. Secondi, piuttosto semplici, a base di carne.
Ordino.
- 1 orzotto ai funghi procini, buono, porzione normale
- 1 stinco di maiale con polenta, porzione medio-abbontante.
Lo stinco viene servito su di un sughetto trasparente con verdurine e aromi incredibilmente elegante a vedersi: ogni ingrediente appare come distaccato dagli altri con una certa regolarità, quasi una composizione geometrica.
La consistenza della carne è morbida: spesso, al contrario, dal momento che non è certo possibile cucinare al momento questo piatto, altrove può capitare che si senta che è "stato lì" e non è fatto al momento per una certa stopposità della carne o per una leggera crosta "che non ci dovrebbe essere". Buona pure la polenta.
- 1 crèpe all'arancia con gelato di crema e lamponi caldi (sono caldi davvero!), buona, semplice ed abbondante.
- 1/4 di rosso sfuso della cantina di Toblino (valle dei laghi), piuttosto buono per essere un vinello sfuso.
- 1 caffè, nella norma
Viene offerta, al tavolo, una grappa, al gusto buona edartigianale, ma molto dolce, che poi mi dicono essere alla menta, fatta direttamente da loro.
Il conto sarebbe di €28,80 che vengono scontati a 26, competitivo.
Ambiente "intimo", servizio familiare e piuttosto cordiale.
Giudizio sul locale: 3 cappelli
Va notato che in occasione delle festività più importanti, come Pasqua, ferragosto, ecc., il locale offre un menu (fisso ma con scelta alternativa) più ricercato, sempre nella tradizione, ma l'ordine di prezzo resta il medesimo. Il locale vale sempre una visita, ed in queste occasioni in modo particolare: mi riservo di ritornarci io stesso.
Consigliato!
[joy]
11/09/2010
Mi chiedo come fai a provare tutti quei ristoranti?
Una fatica notevole