Visita di cortesia da dei parenti in quel di Pegognaga con annesso pranzo per far delle chiacchiere. Siamo in sei, giungiamo a piedi al ristorante ai Tigli, previa prenotazione, ma non ce n'era bisogno; sono le dodici e mezza.
Ci fanno accomodare in un tavolo ad angolo, discretamente spazioso e molto ben apparecchiato; do un occhio in giro: classico ristorante pizzeria di paese, con arredi e stile un po' vecchiotti, segno della gestione “datata”; piacevole, comunque. Pochi coperti, nell'unica saletta, circa 25 posti. Quando arriviamo solo un tavolo da tre è impegnato e dopo arriverà una piccola compagnia di 4 persone. Totale delle presenze nel periodo del pranzo, quindi pochissima affluenza.
Menù alla mano si scorgono piatti tradizionali, di pesce e pizze, il tutto con una scelta un pochetto scarsina.
Apriamo con un frizzantino, assai piacevole. Da bere prendiamo due di acqua naturale, un lambrusco mantovano, di cui non ricordo il nome, ma poco mi interessa, visto che non mi è piaciuto affatto, gusto troppo fruttato e infine, su nostra richiesta, un bianco frizzante “Greco di Tufo”, molto buono (vorrei vedere, a 18 € la bottiglia).
Come primi optiamo per tre risotti con salsiccia, un risotto alla parmigiana e due tortelli di zucca all'amatriciana.
Risotto abbastanza buono, discreta cottura (un tantino abbondante), salsiccia presente ma non troppo; normale quello alla parmigiana. Tortelli con buon ripieno, ordinario il sugo all'amatriciana, discutibile l'abbinamento zucca � amatriciana.. Quantità discrete.
I secondi: mostarda mantovana; chi l'ha mangiata ha detto che era buona (personalmente solo l'odore mi fa ribrezzo), per due persone ossobuco in umido accompagnato con polenta alla griglia, abbastanza buono, per altre due persone uno stinco, abbastanza buono ma piccolino, infine, per il sottoscritto, scaloppa tartufata, buonissima la carne e quella salsina al tartufo, deliziosa. Come contorni abbiamo preso patatine fritte, insalata mista, grigliata di verdure miste, salsina della casa (cipolla, prezzemolo e altre cosine che non ricordo). Tutto abbastanza buono, quantità ordinarie.
Dolci n°2 quali zuppa inglese e tiramisù, molto buoni ma un po scarsi di quantità . Per finire un sorbetto al limone e un limonino ordinari e 5 buoni caffè.
Servizio non primissimo ordine, il signore che ci ha seguito non sembrava proprio professionista del settore; o parlava sottovoce o balbettava, quindi eravamo in difficoltà , a volte. Tempi di attesa un po' lunghi nonostante le bassissime presenze, ma accettabili. Piatti discretamente curati nella presentazione.
Il conto:
Coperto € 1,55 x 5 = € 9,30
Frizzantino € 2,00 x 6 = € 12,00
Acqua € 1,55 x 2 = € 3,10
Lambrusco mantovano € 8,00
Vino frizz. bianco “Greco di Tufo” € 18,00
Tortelloni di zucca all'amatriciana € 8,00 x 2 = € 16,00
Risotto alla parmigiana € 7,00
Risotto con salsiccia € 7,00 x 3 = € 21,00
Mostarda mantovana € 10,00
Ossobuco con polenta € 12,00 x 2 = € 24,00
Stinco di maiale € 10,00
Scaloppa tartufata € 10,00
Dolci € 3,50 x 2 = € 7,00
Sorbetto € 2,10
Limoncello € 2,50
Caffè € 1,10 x 5 = e 5,50
Totale € 181, 80 arrotondati a € 180 che diviso per 6 fa € 30 tondi.
Non abbiamo speso poco e non abbiamo mangiato a strafogarci; ha influito il vino, in particolar modo. Direi discreto o poco più il rapporto qualità /quantità /spesa, c'è di meglio; ma anche di peggio. Alcuni piatti mi hanno soddisfatto, altri meno, vino bianco ottimo, vino nero mediocre. Ambiente carino, nulla di eccezionale. Se capita di tornarci ci tornerei, magari assaggio la pizza.. Vedremo. Consigliato, 3 cappelli.
Consigliato!
[aratos]
27/12/2010
Diciamo che i prezzi in generale, mi pare, sono leggermente alticci, comunque in linea con la media dei locali da quelle parti